mercoledì 1 luglio 2015

Spin off dei classici 1# Il grande mare dei Sargassi

Buongiorno a tutti! :D

In questo afoso ma non troppo- almeno qui xD- primo giorno di luglio voglio portarvi a fare un tour virtuale in un posto ancora più caldo e afoso: la Giamaica!^^
Vi parlerò infatti di un libro che mi incuriosiva da tempo in quanto è lo spin-off di un classico che amo molto (e che è forse il mio libro preferito in assoluto): Jane Eyre di Charlotte Bronte. Il libro in questione è Il grande mare dei Sargassi di Jean Rhys, e ha per protagonista Antoinette Crowley-Mason, la prima moglie dello scorbutico e tenebroso Mr Rochester!^^



Mi piacciono molto i libri che prendono spunto da un classico per dar voce a qualche personaggio interessante che non vi aveva trovato molto spazio! ^^ Meglio ancora se questi spin off sono così interessanti da diventare, con il tempo, a loro volta dei classici!

Tornando al libro (meglio non iniziare a divagare, la recensione è già lunghetta xD), chi non avesse ancora letto Jane Eyre-ok so che tra gli appassionati di classici è difficile che ce ne sia qualcuno, ma non si può mai sapere xD- non legga la righe seguenti!!



SPOILER per chi NON ha letto JANE EYRE


Nel libro della Bronte Antoinette fa la sua comparsa solo verso la fine, il giorno del matrimonio mancato di Jane e Rochester, in quanto la sua malattia mentale fa sì che sia relegata in soffitta e sorvegliata (per modo di dire xD)  a vista. Non è dunque uno dei personaggi principali, anche se la sua nefasta presenza si intuisce dall'arrivo di Jane a Thornfield in poi, e ovviamente influenza in modo piuttosto pesante le vicende dei protagonisti.

FINE SPOILER


Affascinata dalla questa figura triste e misteriosa (che secondo alcuni incarnerebbe la moglie di Hegér, il professore belga amato da Charlotte...ma io non ci credo tanto! xD) , la scrittrice Jean Rhys, creola a sua volta, ha dunque pensato bene di dedicarle un inter romanzo!^^  E devo dire che il risultato non è affatto male.
Comincio col dire che questo libro ha davvero il dono di trasportarti in Giamaica: mentre leggevo mi sentivo avvolta dal profumo penetrante dei fiori, oppressa dal caldo afoso e senza scampo, e perseguitata dai miraggi che un clima del genere provoca, facendo quasi...impazzire.
Ed è in questo clima impossibile, ignara dell'esistenza di altri climi e altri luoghi, che viene al mondo e cresce Antoinette Crowley, figlia di uno schiavista inglese trapiantato in Giamaica e della sua bella moglie, Bertha.
La morte del padre e i decreti contro la schiavitù rappresentano un duro colpo per Antoinette, sua madre e il suo fratellino: chiamati "negri bianchi", disprezzati e abbandonati da tutti quando non apertamente perseguitati, sembreranno rinascere a nuova vita solo quando Bertha sposerà il facoltoso Mr Mason, padre di quel Richard che farà poi una sanguinosa comparsa nel libro della Bronte. Ma questo matrimonio non si rivelerà poi così conveniente per la povera Antoinette: alla morte del padre infatti il fratello Richard deciderà di darla in moglie al figlio cadetto di un nobiluomo inglese, allettato dall'ingente patrimonio di cui Antoinette è ormai depositaria: Edward Rochester.
Il libro è scritto sia dal punto di vista di Antoinette che da quello di Mr Rochester, e ho trovato quest'ultimo davvero molto fedele all'originale delineato da Charlotte Bronte: un ragazzo confuso, manipolato dal padre e dal fratello, che gli organizzano il matrimonio con una ricca sconosciuta creola per toglierselo dai piedi. Nello stesso tempo le parti che lo riguardano sono a volte piuttosto confuse...in particolare non si capisce cosa voglia davvero: a volte sembra amare questa moglie strana e sconosciuta che gli è capitata tra capo e collo, a volte-e sempre di più con il progredire del romanzo-sembra invece odiarla per la pazzia incipiente che scorge in lei e per la paura che gli suscita il clima di magia e stregoneria giamaicana che la circonda.
Antoinette dal canto suo si presenta come una vittima designata: dall'infanzia infelice, selvaggia e segnata da eventi terribili passa a una vita matrimoniale altrettanto infelice, segnata anche dalla perdita dell'indipendenza economica (tutti i suoi averi passano infatti a Mr Rochester). Ho simpatizzato davvero molto con lei, il che mi ha portata a chiedermi se fosse sana di mente e incompresa lei o se sia pazza io... xD
Gli incontri/scontri tra i due e la loro progressiva sfiducia reciproca sono costantemente accompagnati dai riferimenti dell'autrice a superstizioni e riti giamaicani che ammetto di aver compreso solo a metà: probabilmente l'autrice a qui attinto direttamente al suo bagaglio culturale, ed è difficile per chi non sia vissuto in quelle terre capire appieno quanto esse siano intrise di magia. 
Anche se conoscevo già il finale e sono rimasta un po' sconvolta dal modo poco indulgente in cui è ritratto Rochester (ma non si può parlare della sua prima moglie senza denigrarlo un po', è naturale xD) ho davvero apprezzato questo breve libro e lo consiglio a tutti gli appassionati delle Sorelle Bronte (che non sono mai stanchi del loro mondo xD). Chi non ha letto Jane Eyre può leggerlo comunque e trovarlo particolare e gradevole, ma potrebbe perdersi molti punti di riferimento essenziali per comprenderlo. Io leggerei prima la Bronte, insomma!^^
 
Il mio voto: 7/10

Consigliato soprattutto a: 1)appassionati delle sorelle Bronte e di tutto quello che le riguarda!^^ 2)chi ha sempre pensato che Mr Rochester non avesse tutte le rotelle a posto xD
Sconsigliato a: chi non ama le storie oniriche e a tratti confuse.
Periodo di lettura consigliato: estate, leggere di posti più caldi di casa vostra vi farà sentire meglio xD


Traduzione di Adriana Motti
gli Adelphi
2013, pp. 171
isbn: 9788845928031
Temi: Letteratura inglese
Euro 12


A presto, buone letture!^^

2 commenti:

  1. Niente, devo leggerlo. Assolutamente. Da fanatica brontiana, è un must. Mi è capitato in vacanza in Inghilterra di beccare facendo zapping l'adattamento del 2006 (ah, la tv inglese! Da noi facendo zapping al massimo si becca la replica di Uomini e donne). Purtroppo ho visto solo la seconda metà, ma ricordo lo trovai quasi febbrile, e sottilmente inquietante.
    Quanto è stato scritto sulla "mad woman in the attic"! Il tema mi intriga molto, ma la critica letteraria tende troppo spesso a costruire castelli in aria. Non so, per quanto affascinante sia l'idea, non credo, per esempio, che Charlotte abbia creato il personaggio di Antoniette come "doppio" di Jane, relegando in lei la sua parte più torbida e passionale... mah!

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  2. Si, è assolutamente da leggere! :D Non sapevo dell'adattamento, adesso dovrò vederlo! *_* Dev'essere molto fedele, anche il libro è febbrile e inquietante...Sì, trovo anch'io forzata l'interpretazione del "doppio",anche perché Jane per l'epoca è già abbastanza passionale come donna ^^ Forse è un po' più plausibile l'interpretazione che vede in Antoinette la proiezione della moglie del professor Hegér (nelle lettere è evidente l'amore di Charlotte per lui *_*) ma da quando ho letto nell'introduzione del volume di lettere della Se che Charlotte sarebbe stata una "lesbica latente" non mi stupisco più di nessuna strana opinione dei critici! xD

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