mercoledì 15 giugno 2016

Scrittrici nella brughiera #14 Anna Maria Ortese

Ciao a tutti! ^^

Ok, non ho resistito a lungo senza tirare fuori dal cassetto un'altra "scrittrice nella brughiera"! xD Solo che stavolta forse l'appellativo è più che mai fuorviante, visto che la scrittrice di cui vi voglio parlare è una nostra connazionale (in particolare una mia (quasi) concittadina!), e purtroppo dalle mie parti di brughiera non c'è traccia xD
Parlo della misteriosa e onirica Anna Maria Ortese! ^^


Questa foto mi ha sempre affascinata tantissimo *_*


"Solo questo sa fare: scrivere. Non sa vivere. Ma, quasi a riscattarsi di questa mancanza, come fosse una monaca, dedica la propria esistenza a scriverla, la vita. In questo Anna Maria Ortese è l'essenza della Letteratura". (Nadia Fusini).

Anna Maria Ortese nacque nel 1914, da padre siciliano e madre napoletana. Credo sia la più giovane tra le Scrittrici nella brughiera apparse finora, o forse la più longeva: è morta infatti solo nel 1998, ed è quindi praticamente nostra contemporanea!
Da bambina trascorse molti anni a Portici, comune in provincia di Napoli da cui vengono entrambi i miei genitori (perdonate la mia piccola nota biografica! XD). Anche se non visse sempre a Napoli trovò in questa città terreno fertile per la sua immaginazione un po' tormentata, e proprio nella controversa città in cui tra gioie e dolori mi trovo a vivere ambientò molti dei suoi romanzi e racconti, molti dei quali caratterizzati da una particolare sospensione tra realtà e sogno, tra immaginazione e visione soprannaturale.
Se volete saperne di più su di lei vi consiglio di leggere anche le belle pagine che le dedica Nadia Fusini nel suo volume "Nomi. Undici scritture al femminile", candidato a diventare la mia bibbia personale! xD Presto ve ne farò una recensione.

Cioè, guardate le autrici di cui parla...come si può non amarlo?? xD

Tornando alla protagonista di oggi, la maggior parte della sua produzione è pubblicata da Adelphi, e anche quel che invece è appannaggio di altre case editrici è per fortuna facilmente reperibile. Di molte opere c'è perfino l'edizione economica, altre sono inserite in raccolte.

I romanzi


1) Il cardillo addolorato


L'unico suo romanzo che ho letto finora, e devo dire che mi ha spiazzata, dopo il realismo dei racconti! Ambientato in una Napoli del 1700 dai tratti più fiabeschi che reali.
Un principe, uno scultore e un ricco commerciante del Nord Europa giungono a Napoli per far visita a un celebre guantaio che ha due figlie di rara bellezza...
Un romanzo che più misterioso e onirico non si può, non sono sicura di averlo capito ma mi ha rapita! xD







2) Il porto di Toledo


Altro romanzo visionario che però non ho ancora avuto il piacere di leggere, come tutti i romanzi in anticipo sui tempi pare non sia stato molto capito alla sua uscita. La protagonista è una tredicenne che "non sa il nome delle cose e soprattutto non sa nulla del tempo" e vive in una città semi-immaginaria prima della guerra. Pare sia il suo romanzo più sentito e autobiografico.

3) L'iguana


Il libro della Ortese che mi attira di più *_* Si tratta infatti di una favola romantica il cui protagonista, un nobile e ricco Milanese, si reca su un'isola misteriosa imbattendosi in una strana creatura vestita da donna...Spero di leggerlo e recensirvelo al più presto! ^^









4) Poveri e semplici


Questo romanzo credo ormai si trovi solo in una raccolta piuttosto costosa della Adelphi, che contiene anche Il porto di Toledo e Il cappello piumato, ovvero i romanzi definiti "autobiografici".
Fu tuttavia il romanzo che le valse il premio Strega nel 1967. Protagonisti un gruppo di artisti che della Milano del Dopoguerra, di cui la Ortese ci mostra speranze e sogni. Vorrei tanto leggere presto anche questo! *_* Contiene una frase che mi ha colpita molto:
“E mi dolsi di questo essere umani, di dover vivere recando così spesso involontario dolore, e decisi che il rimedio era non dare poi alla propria vita molta importanza, ma metterla al servizio degli uomini, perché dovunque affiorasse la resurrezione del bene, e tutti fossero lieti”.

5) Alonso e i visionari


L'Alonso del titolo è un puma dell'Arizona, i visionari gli esseri che lo incontrano. Questo romanzo non mi ispira particolarmente perché dalla trama mi sembra davvero troppo metafisico e confuso per essere pienamente nelle mie corde: anche gli elementi surreali e fiabeschi che amo tanto per piacermi del tutto devono essere ben incastonati in una struttura lineare (la cui saltuaria mancanza è forse l'unica caratteristica di questa scrittrice che non mi fa sentire del tutto in sintonia con lei). Però è comunque una delle opere più spesso citate a esempio del genio dell'autrice!






7) Il cappello piumato


L'ultimo romanzo della Ortese e, pare, il meno riuscito. Si tratta comunque di un testo molto singolare, che pare riprenda in un certo senso la trama di "Poveri e semplici", rileggendola alla luce della maturità anagrafica e artistica nel frattempo raggiunta dall'autrice. Anche questo, come Poveri e semplici, credo ormai si trovi solo nella raccolta Adelphi che comprende anche Il porto di Toledo.






I sei romanzi di cui vi ho appena parlato sono raggruppati anche in due raccolte, pubblicate sempre da Adelphi. Nel primo volume trovate i tre romanzi cosiddetti autobiografici, nel secondo i tre "fantastici". Costano rispettivamente 52 e 60 euro, ma li trovate anche scontati online.






I racconti

Il mare non bagna Napoli


Finora è l'unica raccolta di racconti che ho letto dell'autrice, ma mi ha conquistata *_* 
Il racconto "Un paio d'occhiali" in particolare mi ha colpita tantissimo ed è tuttora uno dei miei racconti preferiti...forse perché da quattrocchi consumata mi ci sono immedesimata! XD
Dei cinque racconti  contenuti solo i primi due sono puramente letterari: gli altri tre si configurano come reportage giornalistici. Ma tutti sono molto intensi e ambientati nella Napoli della prima metà del '900.
Libro consigliatissimo.








Mistero doloroso

A metà strada tra il romanzo e il racconto lungo,  richiama nei temi e nelle atmosfere "Il cardillo addolorato": di quest'ultimo in particolare vanta l'atmosfera onirica e la protagonista eterea, che sembra essere sulla terra "per scommessa o per scherzo".








L'infanta sepolta


Anche in questo caso si tratta di una raccolta di racconti, ma stavolta le protagoniste sono metà angeliche e metà umane e pare ricorra sempre la miscela di reale e fantastico tanto cara all'autrice. Lo devo leggere assolutamente!














Il monaciello di Napoli-Il fantasma


Piccola nota storico-folkloristica: per chi non lo sapesse, "il monaciello" è uno spiritello che si diceva abitasse le vecchie case di Napoli: a volte era malevolo e si dava a piccoli o grandi dispetti ai danni degli abitanti della casa, altre volte era benevolo e capitava lasciasse perfino soldi o doni! xD
La molto più prosaica verità identifica tali "misteriosi esseri" con gli addetti alla stura delle fogne, che si arrampicavano fino alle case attraverso i condotti che le collegavano all'acquedotto sotterraneo, e per la corporatura smilza necessaria al loro lavoro e gli abiti spesso bagnati o sporchi venivano scambiati per spiriti! xD Se passate per la mia città e non soffrite di claustrofobia vi consiglio di visitare Napoli sotterranea...non ve ne pentirete! ^^
Tornando alla nostra autrice, in questa raccolta ci sono due racconti (appunto Il monaciello e Il fantasma) e vi posso assicurare che l'interpretazione della Ortese è tutt'altro che scevra di elementi soprannaturali! ^^

Altri racconti e raccolte di racconti, tutte pubblicate da Adelphi:

Corpo celeste
Angelici dolori
Silenzio a Milano
I giorni del cielo
La luna sul muro
L'alone grigio
Estivi terrori
La morte del folletto
In sonno e in veglia
Le giacchette grigie della Nunziatella



Le cronache

Da Moby Dick all'Orsa Bianca


Questa è la raccolta di saggi più famosa dell'autrice!
Leopardi, Anne Frank, Cechov, Hemingway, Morante, Saffo, Thomas Mann sono alcuni degli autori di cui ci parla la Ortese in questo volume di saggi, recensioni e critica letteraria! *_* Non credo me lo farò sfuggire.


Altre cronache


Il mormorio di Parigi
La lente scura
Le piccole persone


Le poesie




"Il mio paese è la notte"
"La luna che trascorre"

Come se non bastassero romanzi, racconti e saggi, Anna Maria Ortese era anche una poetessa! *_* Queste due raccolte di poesie sono pubblicate da Edizioni Empiria.

Eccone una che mi ha colpita molto:


"Ingannarci

 non dovevi, vita, Casa di Altri.

 Quale tristezza nascere stranieri".




Le lettere





1) Alla luce del Sud: lettere a Pasquale Prunas
2) Bellezza, addio: Lettere a Dario Bellezza (Archinto)


Come sempre, quando si tratta di lettere di scrittori, la casa editrice Archinto è il top *_*
Entrambe le raccolte di lettere della Ortese, sia quelle indirizzate all'editore Pasquale Prunas sia quelle al poeta, scrittore e drammaturgo Dario Bellezza sono pubblicate da questa casa editrice, in due raffinati volumi.


Spero che quest'autrice, con le sue incursioni napoletano-fantastiche, vi abbia incuriositi perché secondo me merita molto! ^^ A presto :*

4 commenti:

  1. Mamma mia che vergogna, non sapevo neanche dell'esistenza di questa scrittrice nostrana! Grazie per la segnalazione, correrò a rimediare (e continua pure con i tuoi Scrittrici nella brughiera, li adoro:)).

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    1. Neanch'io la conoscevo fino a poco tempo fa! :D La stanno riscoprendo negli ultimi anni, ai suoi tempi fu molto trascurata in quanto solitaria e fuori dai circoli intellettuali. Grazie!! *_*

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  2. Ennesima scrittrice interessantissima che non conoscevo!! L'iguana è il titolo che m'ispira di più, e assieme al saggio di Nadia Fusini finisce in wishlist. Questa rubrica è la mia rovina ;)

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    1. Come al solito ho visto solo ora il post ( la mail su cui ricevo le notifiche del blog è la Cenerentola delle mie mail! xD) Sì anche a me ispira tanto L'iguana, spero di leggerlo presto *_* Il saggio della Fusini poi è un must per noi appassionate!
      Ahahah :D <3

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