venerdì 21 aprile 2017

"La mia brillante carriera", di Miles Franklin


Ciao a tutti! :D

Oggi vi porto nella terra dei koala e dei canguri, parlandovi di un libro che ho segnalato alcuni giorni fa sulla pagina facebook e che aveva incuriosito alcuni di voi: "La mia brillante carriera", di Miles Franklin, scritto nel 1901! ^^



Acquistai questo libro d'impulso qualche anno fa, perché mentre girovagavo innocentemente (ci state credendo?? xD) in libreria mi cadde l'occhio sulla splendida copertina (non trovate anche voi che le copertine Elliot siano sempre magnifiche? *_*) e una volta letta la trama fu amore *_*
Leggete che meraviglia:


Ora penserete: perché dopo questa professione d'amore folle lo hai lasciato ad ammuffire sullo scaffale per ben due anni (forse tre, non ricordo x_x) prima di leggerlo? Misteri del lettore! Forse perché ero certa che mi sarebbe piaciuto, quindi ho sempre dato la preferenza a libri che mi incuriosivano di più perché mi instillavano il dubbio xDD
Ma torniamo al libro! :D Comincio con il dire (se non si fosse capito) che l'ho letteralmente adorato. Il primo aggettivo che mi viene in mente per descriverlo è schietto. Seguito da vero, verace, autentico, scomodo. Come tutti i libri che hanno per protagonista una persona vera, con il suo carico di contraddizioni e lati sgradevoli, anziché un personaggio costruito a tavolino per piacere (o non piacere, ma con stile) ai lettori.
Infatti nella protagonista Sybilla Melvyn, ragazza australiana di buona famiglia caduta in disgrazia, si nasconde (ma neanche poi troppo, visto che il libro è dichiaratamente autobiografico) la stessa autrice, che ci racconta così la sua infanzia e tutta la sua vita com'è stata più o meno fino ai 21 anni, quando poi ha deciso di scriverla.

Ecco cosa scrive nell'introduzione:

Cari amici australiani,
solo poche righe per dirvi che questa storia parla di me: non ho altro motivo per scrivere. Non chiedo scusa per il mio egocentrismo. Nella mia cerco di migliorare le autobiografie altrui. Le altre autobiografie annoiano nel ricercare scuse all'egocentrismo. Ma a voi cosa importa, se mai dovesse importarvi, che io sono egocentrica?

Non prova nemmeno ad essere simpatica al lettore, Sybilla. Quando il padre cade in disgrazia e comincia a ubriacarsi, quando mancano i soldi e il lavoro in fattoria è pesante, lei non si comporta come qualsiasi amorevole figlia romanzesca, prendendo su di sé i problemi familiari con pazienza e cristiana sopportazione. Né tantomeno si lascia tutto alle spalle sbattendo la porta e andandosene per il mondo in cerca di fortuna, come farebbe forse il prototipo dell'avventuriera australiana di inizio '900. No...lei, come probabilmente avrebbe fatto il 90% delle sedicenni nella sua stessa situazione, fa il proprio dovere alla bell'è meglio e poi si lamenta e compiange la propria sfiga! xD
Perché Sybilla è diversa da tutti coloro che la circondano, ambisce a una vita diversa...ma non sa come fare. Vuole diventare scrittrice, frequentare persone simili a lei, ampliare i propri orizzonti, e la mancanza di possibilità inasprisce sempre più il suo carattere già non propriamente dolce.

"Oh se mai sedessi dove mi porta la mia ambizione,
il mio piede scenderebbe sul collo nudo dei monarchi!"

Ma un giorno la svolta arriva: i parenti ricchi la invitano a trascorrere un po' di tempo presso la loro casa. Riuscirà Sybilla a intraprendere la "brillante carriera" che sogna da sempre?

Un romanzo vero, duro e ricco di quel femminismo autentico che piace a me (e che sembra disperso da qualche parte in quel dell' '800 xD), non manca però anche di una punta di dolcezza e di riflessioni interessanti e sempre attuali sulla discrepanza tra le proprie ambizioni e le circostanze in cui tocca vivere, nonché sull'essere sempre onesti (soprattutto con sé stessi), anche quando ciò significa rinunciare a qualcosa che si vorrebbe.
Sono certa che non tutti possano apprezzare la protagonista, e a me sicuramente non sarebbe troppo simpatica se la incontrassi dal vivo... Capricciosa, volubile, schietta fino alla scortesia, sembra non farne mai una giusta. Ma è anche onesta e sincera fino al midollo, con sé stessa e con gli altri. Ho tifato per lei e per il suo sogno dall'inizio alla fine e sono contenta che, sebbene il libro si interrompa prima, alla fine Miles Franklin ce l'abbia fatta a realizzarlo! ^^
A questo proposito sarei davvero curiosa di leggere anche il seguito, "My Career Goes Bung" ("La mia carriera va avanti"), ma purtroppo non è stato ancora tradotto in italiano...come tutti gli altri libri di questa scrittrice! Lancio ancora una volta un appello alle case editrici perché secondo me anche lei merita di essere riscoperta...leggete in libro e poi mi direte!
Una curiosità: il seguito rimase a lungo inedito in Australia perché alcuni dei protagonisti, seppur credo celati sotto falsi nomi, erano ancora in vita e fin troppo riconoscibili... xD
Non vorrei essere eretica ma a tratti ho pensato che avrebbe potuto scriverlo Jane Austen se, anziché in deliziosi salotti, fosse cresciuta in una fattoria!
E se fosse stata un bel po' più indiavolata, probabilmente xD

Voto: 9/10
Consigliato a: femministi, chi non disdegna i personaggi antipatici ma veri, chi ama i romanzi che restano classici pur essendo atipici.
Sconsigliato a: romantici incalliti.

Titolo: La mia brillante carriera
Autore: Miles Franklin
Editore: Elliot
N. Pagine: 280
Prezzo: 17,50 euro

L'autrice:



Miles Franklin nacque il 14 ottobre 1879. Proveniva, come Sybilla, da una modesta famiglia australiana, e solo grazie all'interessamento di alcuni insegnanti poté iniziare a scrivere e successivamente pubblicare i suoi romanzi. Visse tra Inghilterra e Stati Uniti, per poi tornare in Australia negli ultimi anni di vita. Sebbene la sua carriera letteraria sia stata proficua e ininterrotta, nella sua vita svolse diversi altri lavori, tra cui quello di cuoca. Nel romanzo si definisce spesso (sempre attraverso il filtro della sua protagonista) come una ragazza orrendamente brutta... ma a me non sembra affatto così terribile! Era pessimista e tendeva a sminuirsi nonostante la propria ambizione xD

A presto! :*

3 commenti:

  1. Mi hai fatto sorridere...consigliato alle femministe, mi sono sentita tirata per la manica! Lo leggerò a questo punto senz'altro 😊

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    1. :D spero ti sia simpatica la protagonista, è molto anticonvenzionale...a volte verrebbe voglia di tirarle due schiaffoni ahah ma mi è piaciuta anche perché davvero inusuale ^^

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  2. Lo letto proprio al età di 16 anni ha segnato molto la mia vita mi sono trovata molto nella sua storia...e rimane un bel ricordo...mi ha fatto innamorare dei romanzi.

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