martedì 1 agosto 2017

"Primavera senza sole", di Maria Messina


Ciao a tutti! ^^

Inizio questo caldo, caldissimo mese d'agosto parlandovi di un libro il cui titolo mi rinfresca solo a pronunciarlo: "Primavera senza sole" di Maria Messina, by Edizioni Croce!



Edizioni Croce ultimamente pure sta riesumando tantissimi testi non ancora tradotti in italiano (come racconti e romanzi inediti di Elizabeth Gaskell) o semi-dimenticati: quest'ultimo caso è quello di Maria Messina, scrittrice siciliana di stampo verista/decadente (nelle sue opere si ispira talora a D'Annunzio, talora a Verga, con cui intrattenne anche una proficua corrispondenza) inspiegabilmente assente dai programmi scolastici ma a mio avviso assolutamente meritevole di starci. L'ho conosciuta grazie a un suo racconto incluso nella raccolta "Un Natale tutto per sé" (pubblicata sempre da Edizioni Croce e contenente anche altri racconti sia italiani che stranieri, rigorosamente al femminile) e ho subito visto che era nelle mie corde! *_*

Maria Messina
"Primavera senza sole" è il terzo romanzo dell'autrice che vede nuovamente la luce grazie a questa casa editrice, ma è il primo che leggo: appena ho letto la trama infatti ne sono stata irresistibilmente attratta grazie alla sua protagonista, una ragazza disagiata persa tra sogni e fantasie.
Siamo nella Sicilia di inizio '900 e Orsola, figlia di borghesi che versano in gravi difficoltà economiche, studia senza posa per conseguire "la patente", ovvero una sorta di diploma che le apra la strada per l'insegnamento (sempre previa raccomandazione del ricco zio con le mani in pasta in politica, ché qui al Sud cambiano i secoli ma non le Istituzioni..). Nel frattempo per aiutare la famiglia dà ripetizioni agli svogliati cuginetti ricchi e a Nele, un timido vicino.
La sua vita è ardua e si dipana lenta come un ruscello strozzato: lo stile asciutto dell'autrice, qui tipicamente verista, ci fa quasi soffocare insieme a lei nelle stanzette strette in cui vive con i genitori e i fratelli, quasi una metafora del suo stesso, ristretto orizzonte di vita, immerso in un immobilismo in cui il passare del tempo quasi non si avverte. Opprimenti sono anche le piccole meschinità che avvelenano la vita quotidiana dei "nuovi poveri": la necessità di non sembrare mai davvero tali (per quanto sia noto a tutti), di ricambiare favori e regali, mantenere alto l'orgoglio. L'unica via di fuga per la sensibile Orsola sono allora i vaghi sogni e le fantasie sul futuro e l'amore.
I pettegolezzi del piccolo mondo in cui vive (circoscritto ancora una volta a un ristretto gruppo di vicini e parenti), la malcelata invidia verso la cugina ricca che sta per contrarre un matrimonio d'amore anche piuttosto conveniente e infine una passione rapida e inaspettata, la condurranno poi verso il destino già scritto dei "vinti" tanto cari anche al maestro della Messina, Verga.

Ho divorato il romanzo tutto d'un fiato, apprezzando particolarmente (dopo tanti romanzi stranieri tradotti in impeccabile italiano moderno) la nostra deliziosa lingua nella sua forma un po' arcaica, sapientemente adoperata dall'autrice. Leggerò sicuramente anche altri suoi romanzi, ma per ora mi sento assolutamente di consigliare questo a chiunque sia incuriosito dal raro sguardo femminile sulle miserie italiane del secolo scorso.

Titolo: Primavera senza sole
Autore: Maria Messina
Editore: Edizioni Croce
N. Pagine: 111
Prezzo Cartaceo: 14,90 euro
Come per tutti i libri di questa casa editrice non esiste ancora una versione ebook.


7 commenti:

  1. Purtroppo tante scrittrici e le donne in generale non appaiono nei libri di testo delle scuole per quanto si cerchi di farle conoscere la strada è ardua. Brava Carmela! Un bacio

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    1. Grazie! :D Combatto come posso contro queste discriminazioni, potendo rifarei i programmi scolastici dalla A alla Z xD Grazie, un bacione a te! :*

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  2. Ho recentemente letto Una donna di Sibilla Aleramo e anch'io sono rimasta incantata dall'uso dell'italiano un po' arcaico :) Avevo sentito parlare di Maria Messina, anche se non ho mai letto nulla di suo e dopo la tua recensione penso che sicuramente lo farò. E' svilente vedere quanto le donne siano ancora escluse dai programmi ministeriali, ci dicono tanto che abbiamo raggiunto la parità dei sessi (sarà...) ma intanto ancora non si sono decisi a farci studiare a scuola anche un po' di donne, eppure ce ne sarebbero così tante.

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    1. Sibilla Aleramo mi manca, leggerò al più presto Una donna che ho anche già comprato molti anni fa (che vergogna xD)
      Esatto, è un'ingiustizia assurda! Ma credo che a parte rari casi sia proprio tutta la Letteratura ad essere insegnata male..senza passione né criterio, come se fosse solo un dovere :( Più anni si frappongono tra me e le superiori, più mi accorgo di aver visto davvero poca passione nei miei prof, spero che ci siano insegnanti più motivati in futuro!

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    2. E' davvero molto faticoso farci inserire "ufficialmente" nella Storia, Letteratura...ma con il lavoro di tutte, tutte insieme il cambiamento arriverà (anche se sono decenni che ci lavoriamo!)

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    3. "Quello che non si fa in un anno si fa in un'ora".. detto popolare che nella mia vita si è spesso mostrato veritiero, ce la faremo!! :D

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