martedì 24 ottobre 2017

Quel che resta del giorno, di Kazuo Ishiguro


Ciao a tutti! :D

Quest'anno il premio Nobel per la Letteratura è stato assegnato a Kazuo Ishiguro, scrittore di origine giapponese ma inglesissimo, dal momento che si è trasferito in Gran Bretagna da piccolo. Quando l'ho saputo ne sono stata entusiasta: finalmente uno scrittore che conosco si è accaparrato l'ambito premio! xD
Però con mia somma vergogna ho ancora letto poco di suo e mi sono dunque fiondata a recuperare: e da quale libro partire se non il più british in assoluto, l'incantevole "Quel che resta del giorno"? Assente da anni sugli scaffali (o solo a me capitava di non trovarlo mai?), finalmente grazie al Nobel è tornato e possiamo godercelo in tutta la sue bellezza.


Come suggerito dalla copertina, da questo film è stato tratto anche un bel film con i grandissimi Anthony Hopkins (come non amarlo?) e Emma Thompson (adorabile pure lei), un film che una volta tanto non fa rimpiangere la controparte cartacea, anzi.
Il romanzo ha uno stile molto particolare, in cui credo di non essermi mai imbattuta finora. A narrare la storia in prima persona è il protagonista, Mr. Stevens, maggiordomo di un'antica e illustre magione inglese che, in occasione di una breve vacanza, rievoca il passato e in particolare gli anni passati al servizio di Lord Darlington, nobile inglese politicamente impegnato.
Fin qui nulla di originale: infatti ciò che rende lo stile unico nel suo genere è in realtà, più che la trama (in sé molto semplice), la personalità di Mr. Stevens, così come emerge dal suo lungo racconto. Abituato, un po' per sua natura un po' a causa del lavoro che svolge, a reprimere o celare i propri veri sentimenti per restare sempre impeccabile e ligio al dovere, Stevens mantiene questa caratteristica anche nel corso della narrazione: per cui il lettore riesce solo a intuire ciò che accade davvero, in un gioco sottile in cui il non detto è più importante di quel che si dice apertamente. La regola narrativa dello "show don't tell" è dunque qui totalmente sovvertita, in un modo che mi avrebbe spiazzata e che chissà, forse non avrei del tutto compreso se prima non avessi visto il fedelissimo ma molto più esplicito film.
Nel leggere questa storia malinconica fatta di occasioni perdute e cieca fedeltà un interrogativo sorge spontaneo: è giusto vivere esclusivamente al servizio di qualcuno o qualcosa? Che siano una persona, o un ideale? Sembra l'apoteosi dell'altruismo e dell'abnegazione... eppure porterà davvero alla felicità, l'annullamento di ogni altra aspirazione individuale per una "causa superiore"? 
Certo, forse dipende dalla "causa" in questione: quelle davvero elevate probabilmente non richiedono il totale sacrificio della propria personalità, ma magari la sublimano.


"E forse allora vi è del buono nel consiglio secondo il quale io dovrei smettere di ripensare tanto al passato, dovrei assumere un punto di vista più positivo e cercare di trarre il meglio da quel che rimane della mia giornata. Dopotutto cosa c'è mai da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quelle che avremmo desiderato?".


Voto: 8 e 1/2

Titolo: Quel che resta del giorno
Autore: Kazuo Ishiguro
Casa Editrice: Einaudi
N. Pagine: 276
Prezzo cartaceo: 12 euro
Prezzo ebook: 7,99 euro

A presto! :*

7 commenti:

  1. Ciao! Che bellissimo film che hai consigliato...emozionante e pieno di poesia. I due attori, poi, sono superlativi. Non ci sono scuse...devo leggere il libro!

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    1. Ciao! :D Sì, devi leggerlo assolutamente...anche se è un raro caso di film così riuscito da competere con il libro! ^^

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  2. Io ho letto solo - anni fa - Non lasciarmi e ne ho un buon ricordo. L'anno scorso avevo regalato a mia sorella Quel che resta del giorno e, in occasione del Nobel, l'ho recuperato, ma le prime pagine mi hanno scoraggiata, non mi acchiappavano... Ci riproverò sicuramente!

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    1. Se ti può consolare anch'io lo abbandonai qualche anno fa, quando iniziai a leggerlo senza aver prima visto il film...devo dire che la visione mi ha dato l'input giusto, anche perché è uno di quei romanzi che si assaporano anche se si conosce già tutta la trama :D

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  3. Devo ammettere di conoscerlo solo di nome, infatti non ho mai letto nulla di suo.
    Dovrei avere da qualche parte segnato un paio dei suoi romanzi che vorrei leggere, sarà il caso di recuperarli perché la tua recensione mi ha incuriosita :D

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    1. Secondo me merita davvero, anche se devo ancora approfondire la sua conoscenza mi sembra uno scrittore molto versatile che può incontrare i gusti di diverse tipologie di lettori! :D

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