lunedì 26 febbraio 2018

La casa del tempo, di Nan Shepherd


Ciao a tutti! :D

La prima recensione del 2018 arriva a due mesi dall'inizio dell'anno, che vergogna! Ma mi farò perdonare con belle novità prossimamente... ^^
Nel frattempo vi voglio parlare di un romanzo che mi ha colpita appena l'ho visto in libreria: "La casa del tempo", di Nan Shepherd!




Perchè mi ha colpita subito? Be', innanzitutto è scritto da un'autrice scozzese della prima metà del '900 (nata nel 1893), e dovete sapere che adoro la Scozia: visitarla è uno dei sogni che spero di realizzare al più presto, e quale modo migliore per prepararsi? xD 
Poi sapete già che adoro imbattermi in scrittrici del passato che per qualche strano motivo non sono arrivate qui da noi prima d'ora, e Nan Shepherd ne è un esempio perfetto: noi non sappiamo chi sia, ma in patria è così famosa da figurare sulla banconota da 5 sterline ^^


Da questo romanzo, il secondo di tre (non collegati tra loro) che la scrittrice ambientò nel Nord della Scozia, mi aspettavo principalmente un bel po' di atmosfera scozzese e sono stata accontentata...ma ci ho trovato anche molto di più *_* 

Siamo a Fetter Rothnie, piccolo centro rurale scozzese, durante la Prima Guerra Mondiale. Quasi tutti gli uomini sono al fronte e il paesino è abitato prevalentemente da donne, alcune delle quali vivono a Weatherhouse (la "casa del tempo" che dà il titolo al romanzo). L'atmosfera mi ha ricordato un po' quella di Cranford di Elizabeth Gaskell, ovviamente resa più cupa dai modi di fare più rigidi del Nord e dalla guerra in corso. Garry Forbes, un giovane uomo del paese, torna in licenza dal fronte e scopre che un suo carissimo amico d'infanzia, morto in guerra, è oggetto di una "grave" calunnia: una stramba ragazza del paese afferma di esser stata fidanzata con lui in segreto, e tutti le credono perché è in possesso dell'anello della madre di lui. Ma per Garry quel fidanzamento è impossibile e farà di tutto per smascherare la bugiarda... cercando al contempo di inserirsi nuovamente, a fatica, nel mondo civile.
Un romanzo che è molto più di quel che sembri a tutta prima: innanzitutto tratta un tema mai del tutto compreso, ovvero la grave situazione in cui si ritrovarono i reduci della Prima Guerra Mondiale a guerra finita. Il mondo in qualche modo era andato avanti senza di loro, ma gli orrori cui avevano assistito (nonché, talora, le mutilazioni e i problemi mentali riportati) li tagliavano per sempre fuori dalla società, creando ampie sacche di disagio sociale non del tutto estranee allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. 

"La guerra sembra un lavoro enorme da finire, ma la vita di tutti i giorni è anche peggio".

A questo tema si affianca quello del contrasto insanabile tra realtà e fantasia: sia la sessantenne Ellen che la trentenne Louie, mai del tutto inserite nella pettegola e opprimente società in cui vivono, sopravvivono solo grazie ai sogni...ma cosa succede quando chi ha vissuto solo nei sogni cerca di vivere nella realtà? 

"Ellen si rifugiava in un mondo meraviglioso di sua fantasia. Le bastava un minimo accenno a un racconto e la sua immaginazione partiva al galoppo. Le sue ore predilette erano quelle che passava nell'irrealtà, una terra in cui gli altri agiscono secondo le proprie aspettative".

Bellissime poi le descrizioni dell'aspra brughiera scozzese (nella quale la stessa scrittrice ha trascorso quasi tutta la sua lunga vita..è morta nel 1981), con la quale alcuni personaggi sembrano fondere i loro sentimenti, sentendosi un tutt'uno con l'immenso universo:

"Cerchi di pietre scolpite, cairn e fortezze di collina, alte e lugubri roccaforti merlate erano lì a testimoniare il passato di quella campagna. Nelle valli tra le sue montagne c'erano nicchie, cenge situate sul litorale sotto rupi a strapiombo alte più di trenta metri in cui molti fuggiaschi si erano nascosti dai loro nemici. Sulle sue coste, grotte pericolose, in cui i contrabbandieri avevano trafficato, accoglievano il fragore del mare".

Che aggiungere, se non che vorrei essere già lì? *_* 
In conclusione, non lo definirei un romanzo imperdibile, ma per chi è affascinato dai paesaggi scozzesi e vuole aggiungere un altro tassello all'esplorazione del mondo femminile d'inizio '900, si tratta di una scoperta davvero piacevole! ^^

Titolo: La casa del tempo
Autrice: Nan Shepherd
Casa editrice: Elliot
N. pagine: 249
Prezzo:17,50


A presto :* 

4 commenti:

  1. È totalmente sconosciuta, e se il suo nome e il suo viso la troviamo in una banconota non capisco perché da noi è totalmente ignota… forse non conosciamo la letteratura scozzese ...

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    1. Sì purtroppo solo una parte infinitesimale della Letteratura mondiale arriva qui da noi!

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  2. In effetti non avevo mai sentito nominare quest'autrice, ma se compare persino sulle banconote dire che di strada ne ha fatta! :D
    Peccato che ci siano molti autori come lei che rimangono nell'ombra.

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    1. Infatti, per fortuna negli ultimi anni c'è una certa riscoperta :D

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