martedì 15 gennaio 2019

"La baia del francese", di Daphne du Maurier

Ciao a tutti!^^

Non c'è modo migliore per inaugurare l'anno nuovo in Brughiera che parlare di una delle mie autrici preferite in assoluto, Colei che non mi ha mai davvero delusa finora, e che riesce a rendere ognuno dei suoi numerosi libri diverso e speciale a modo suo: parlo dell'eclettica Daphne du Maurier, e dell'ultimo suo romanzo che è stato portato in libreria in una nuova veste, cioè "La baia del francese", edito da Beat.

Copertina stra-utilizzata ma sempre d'effetto xD


"Franchman's Creek", questo il titolo originale del romanzo, pubblicato nel 1941, fa parte del "filone avventuroso" dell'autrice, insieme a "Jamaica Inn" (di cui trovate la recensione qui) e "Il generale del re" (che non ho ancora letto). 
Daphne du Maurier, spirito imprevedibile e anticonvenzionale, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale scrive un libro ambientato nel passato (nel 1600, in particolare), una storia d'amore e pirateria che, se non può inserirsi nella sua migliore produzione, risulta comunque estremamente godibile.
Lady Dona St. Columb, spregiudicata nobildonna inglese, stufa della vita mondana che conduce a Londra, si rifugia da sola con i due bambini in una casa di famiglia in Cornovaglia. Luogo romantico e prediletto da Du Maurier, la Cornovaglia era in passato infestata da pirati e contrabbandieri, e Lady Dona non sa che l'incontro con uno di loro movimenterà alquanto la sua vita...
Un romanzo che vorrebbe essere storico e avventuroso ma non risulta tale, almeno non in modo netto. L'ambientazione seicentesca è appena accennata e non molto sentita: se la vicenda fosse stata ambientata a inizio '900 non sarebbe cambiato poi molto. Anche l'aspetto avventuroso è poco sviluppato, a vantaggio di quello romantico. Eppure Daphne riesce comunque a coinvolgere e appassionare, con quel tocco magico che quasi lei sola possiede *_* Poi Lady Dona è la classica protagonista insoddisfatta e antipatica che su di me fa sempre presa: magari sarà antipatica ai più, ma io l'ho apprezzata molto! Sono tipo da antieroine xDD

Il romanzo era già stato pubblicato in italiano nel 1962 con il titolo "Donna a bordo", per cui se scavando nei mercatini dell'usato o nella vecchia libreria dei nonni ne trovate una copia, siete a posto! :D 
Ringraziamo il cielo per averci mandato nuovi designer per le copertine xD

Lo consiglio solo a chi conosca già bene Daphne e l'apprezzi perché, per quanto molto piacevole, non è il biglietto da visita ideale per un'autrice che sa offrire molto più di così. Come chi mi segue assiduamente forse già saprà, il mio preferito indiscusso tra i suoi è "Mia cugina Rachele", capolavoro assoluto che non dovete perdervi e che tra l'altro è tornato in libreria di recente grazie a Neri Pozza.

Titolo: La baia dei francese
Autrice: Daphne du Maurier
Editore: Beat
N. Pagine: 340
Prezzo cartaceo: 17 euro
Prezzo ebook: 9,99 euro

Vi anticipo che la prossima recensione riguarderà un saggio su una scrittrice tutta da scoprire...a presto! :*

6 commenti:

  1. Ho visto questo libro in libreria e mi ha incuriosita molto. Prima però ho altri libri della du Maurier da recuperare.

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    1. Infatti, i capolavori vanno assolutamente letti prima :D

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  2. Ciao Carmela! Io ce l'avevo già con un'altra copertina ancora, ma con il titolo, appunto, di 'Donna a bordo'. L'ho letto circa un anno e mezzo fa e nel suo complesso mi è piaciuto. Sul finale c'è anche quel filo di tensione che non guasta, ma ti confesso che avrei desiderato un altro epilogo. Concordo con te che non è il migliore di Daphne e che un abisso lo separa non solo da Rachele (che ho riletto e adorato lo scorso agosto. Un capolavoro di tensione psicologica come pochi, con una traduzione magistrale!) ma anche da Rebecca. Ciononostante, si legge con piacere, complice una traduzione d'altri tempi, con delle perle di dialetto toscano che mi hanno fatta sorridere non poco, essendo io stessa toscana. Molto bella questa nuova copertina, che non poteva mancare nella mia collezione!!! Elisabetta

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    1. Ciao! :D Bello Rachele, eh? <3 Io ne sono innamorata e voglio rileggerlo! Pure Rebecca mi piace ma lo trovo troppo lungo e non riesco a digerire il finale. Se ti mancano non perdere Il capro espiatorio e I parassiti, molto diversi ma entrambi magistrali. Un bacione :*

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  3. I parassiti non ce l'ho, ma già Pamela (Last Century Girl) ne aveva fatto una recensione straordinaria e programmavo di comprarlo. Ora, doppio motivo per farlo! :) 'Il capro espiatorio' invece mi fu sconsigliato da una mia cara amica; me lo descrisse come un testo poco coerente e caotico e, fidandomi molto del suo giudizio, l'ho sempre lasciato in attesa. Se però mi dici che ti piace, visto che Daphne la conosci molto bene, forse è arrivato il suo momento... Grazie dei consigli. P.s.: io Rebecca lo ricordo un po' lento nei capitoli iniziali, ma nel suo complesso bellissimo. Un romanzo accattivante che tiene molto alta la tensione. All'epoca lo preferii a Rachele (che la prima volta mi deluse), ma ora sarei curiosa di rileggerlo, perché superare Rachele mi sembra praticamente impossibile! Un abbraccio anche a te!!!

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    1. A me Il capro espiatorio è piaciuto: ammetto di non ricordarlo più molto bene (l'avrò letto nel 2012 e ormai la memoria inizia a perdere colpi xDD): credo che lì Daphne se la sia cavata bene con il sempreverde tema del "doppio"!Non lo ricordo né incoerente né caotico, ma come per tutte le letture è qualcosa di soggettivo. Rebecca è stupendo...ma a differenza di Rachele non credo lo rileggerei: si basa molto più sul senso di suspense e angoscia che dà il non conoscere il finale (almeno nel caso di chi, come me, non avesse mai visto il film prima di leggerlo!). Anche per me Rachele resta il non plus ultra, anche se mi mancano ancora diversi suoi romanzi per fortuna *_* A presto! <3

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