sabato 19 ottobre 2019

"La fabbrica delle bambole", di Elizabeth Macneal

Hello! :D

Quando ho segnalato su Facebook di averlo iniziato, in molti mi avete chiesto un parere su "La fabbrica delle bambole" di Elizabeth Macneal, il romanzo storico nuovo fiammante pubblicato da Einaudi nella collana Supercoralli all'inizio di questo mese...ed eccovi accontentati :D
Gli ho dato perfino la precedenza sul romanzo di Anne Bronte, che ho terminato la settimana scorsa e che ovviamente mi è piaciuto molto di più (e forse proprio per questo ho bisogno di più tempo per elaborare una recensione degna di lui, ma arriverà, non temete xD).

Tornando a questo romanzo, comincio con il dire che è stato un per me rarissimo caso di colpo di fulmine: non conoscevo la sua esistenza, sono entrata un giorno qualsiasi in libreria, l'ho visto e me lo sono portato a casa subito così, senza neppure sfogliare le prime pagine o la quarta di copertina (era avvolto nel cellophane, come molti libri di questa CE). 
Vi assicuro che l'avrò fatto tre volte al massimo nella mia vita, ma come resistere a quella magnifica copertina e a una trama che include Preraffaelliti, mistero e un'eroina forte e determinata?? xD 

Eccola in tutto il suo splendore:



Comincio con il dire che le mie aspettative non sono rimaste deluse. Non sono cioè pentita di quest'acquisto impulsivo, ho divorato il libro e l'ho apprezzato tantissimo. Tuttavia è risultato leggermente diverso dall'opinione che mi ero fatta di lui in astratto.
Ci narra la storia di Iris, una ragazza dai capelli rossi (immediato riferimento alla celebre musa dei Preraffaelliti, Lizzie Siddal) caratterizzata da un difetto di postura, che lavora insieme alla gemella Rose (deturpata dal vaiolo) in un negozio di bambole. Insoddisfatta della sua vita monotona, ogni notte Iris si reca di nascosto a dipingere quadri nel laboratorio del negozio, finché un giorno un componente della Confraternita dei Preraffaelliti le propone di fargli da modella per un dipinto che sta progettando, offrendole in cambio lezioni di pittura. Il tentativo di emancipazione di Iris si interseca con l'inquietante vicenda di Silas, uno strambo individuo ossessionato dagli animali impagliati, e con tanti altri personaggi che fanno da sfondo al vivido affresco di una Londra ottocentesca fumosa, putrida, dai toni Dickensiani

Ho apprezzato tantissimo lo stile vivido dell'autrice, che ti cala completamente nell'atmosfera dell'epoca e ti fa vivere insieme ai suoi personaggi, anche troppo...ammetto di aver avvertito un senso di claustrofobia e angoscia nella terza e ultima parte, che è quella più cruda e inquietante. In verità avrei preferito che Macneal calcasse meno la mano su certe scene, che disgustano un po'e appesantiscono una narrazione fino a quel punto caratterizzata da un tono piuttosto lieve, quasi etereo come certi quadri dei pittori di cui si parla. 

Questo romanzo storico mi sembra un tentativo abbastanza riuscito di fondere arte, emancipazione femminile e noir: lo consiglio a chi ama i romanzi storico con un tocco di un realismo piuttosto crudo, e ai fan dei preraffaelliti ovviamente! :D 

Titolo: La fabbrica delle bambole
Autrice: Elizabeth Macneal
Casa editrice: Einaudi
N. pagine: 400
Prezzo cartaceo: 21 euro
Prezzo Ebook: 9,99 euro

2 commenti:

  1. Mi ispira molto, soprattutto per la presenza cruciale dell'arte, poi la cover è magnifica!

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