lunedì 25 luglio 2016

I parassiti, di Daphne Du Maurier

Ciao a tutti! :D

Spero che chi di voi ha partecipato si sia divertito con il gioco a premi organizzato sulla pagina facebook (e se non siete riusciti a partecipare non temete, ce ne saranno anche altri prossimamente! :D) con cui ho organizzato una piccola gara tra squadre di autori ^^

Tra questi c'era anche una delle mie scrittrici preferite, autrice del libro che sto per recensire...lei è Daphne Du Maurier, e il libro è I parassiti!







Maria, Niall, Celia. I Delaney. Un nome, una leggenda!
Maria è figlia di un celebre cantante, Niall di una celebre ballerina. I due artisti si sposano e nasce Celia. I tre fratelli Delaney (di cui due in realtà non sono fratelli proprio per niente, e si vede xD) formano dunque un trio inscindibile, al di sopra delle regole cui sono sottoposti gli altri esseri umani: la fama dei genitori ha spalancato loro tutte le porte e dunque Maria è diventata un'attrice di successo e Niall un compositore altrettanto famoso, mentre Celia ha represso il proprio talento di disegnatrice per dedicare tutta la sua vita alla cura del padre che, rimasto vedovo, è diventato pian piano sempre più difficile da gestire.
"Parassiti" è l'epiteto con cui il marito di Maria, in un'esplosione di collera, apostrofa i tre fratelli all'inizio del libro, dando loro l'occasione di ripercorrere la propria vita per vedere se sia vero o meno. Eccoli allora rievocare l'infanzia sregolata trascorsa senza una fissa dimora, in camere d'albergo e camerini di teatro, e la giovinezza priva di punti di riferimento (a parte la certezza di esserci l'uno per l'altro, uniti contro il resto del mondo).
Momenti drammatici in cui emerge prepotente la vena noir dell'autrice si accompagnano a scene che sfiorano la comicità e il romanzo per me nulla ha da invidiare ai capolavori della Du Maurier, che qui rievoca in qualche modo la sua stessa infanzia (anche lei era figlia di attori teatrali) e scava nell'animo umano in un modo che mi ha toccata profondamente. Mi sono ritrovata un po' nell'infanzia sognatrice e fuori dal mondo dei fratelli Delaney, nell'inadeguatezza di fronte alla realtà di Celia, nell'indolenza di Niall, nelle mille sfaccettature di Maria (anch'io come lei da piccola mi fingevo altre persone e inventavo giochi a non finire xD)
...Che in fondo sia anch'io una parassita?? Ahahah xD La cosa certa è che a me un'infanzia sempre in giro per il mondo non sarebbe dispiaciuta affatto! :D
Ho gustato ogni parola e non posso non consigliarlo spassionatamente a chiunque ami la Du Maurier, ma anche a chi voglia iniziare adesso a conoscerla perché, anche se questo è un suo romanzo "atipico" (per l'assenza di mistero) è comunque un capolavoro. Solo la Du Maurier si muove con disinvoltura tra più generi risultando sempre piacevole e credibile *_*

Oltre a diverse vecchie edizioni reperibili solo nei mercatini dell'usato potete trovare il libro in due edizioni di Il Saggiatore (che sta pian piano ristampando l'opera omnia di Daphne in italiano): una più "lussuosa" e l'altra economica (io ho quest'ultima). In alto potete vedere entrambe le belle copertine.

Voto: 9/10
Una frase che mi ha colpita: "So che aver paura è un errore" disse Maria. "Una mancanza di fiducia in se stessi. Bisognerebbe andare avanti dritti, senza incertezze."
"Alcuni ci riescono" egli disse "ma sono i mediocri. Quelli che vincono i premi nelle scuole. Non sentirai mai più riparlare di loro. Abbi pure paura. Sentiti male. Vomita. Tutto ciò farà parte della tua esistenza d'ora in avanti. Non potrai più separartene. Non vi è nulla che valga qualcosa se non devi lottare per ottenerlo, se non porti sempre con te la paura di non riuscire."

Se volete saperne di più sull'autrice e le sue opere disponibili in italiano, ecco il post che le ho dedicato nella rubrica Scrittrici nella Brughiera! ^^

Colgo l'occasione per annunciarvi un gaudium magnum: habemus Cornovaglia magica! *_* Sono riuscita a procurarmi una copia dell'Autobiografia della Du Maurier, e vi segnalo che risulta ancora disponibile tranquillamente sul sito di LaFeltrinelli a un prezzo onestissimo! Vi consiglio di affrettarvi però, perché non mi risulta sia stato ristampato e potrebbero essere fondi di magazzino facilmente esauribili.
E ora aspettiamo Jamaica Inn, promesso da Beat! :D

A presto :*



martedì 12 luglio 2016

Scrittrici nella brughiera #15 Christine de Pizan

Buongiorno! ^^

Qui da me fa un caldo angosciante, come credo un po' ovunque in Italia: ma d'altronde siamo a luglio e se stesse piovendo ci lamenteremmo perché non ci sono più le stagioni di una volta, quindi va bene così! xD
Ho deciso di combatterlo fingendo ancora di essere nella fresca brughiera inglese, e presentandovi una nuova scrittrice :D Una di quelle che non ti aspetteresti, così fuori posto nella loro epoca da farmi rimpiangere che non siano nostre contemporanee, perché le vedrei benissimo in politica o come giornaliste battagliere! xD
Si tratta della modernissima, medievale Christine de Pizan! ^^

Christine de Pizan tiene una lezione

Tenetevi forte: Christine, nata nel 1365 e morta nel 1430, è considerata la prima scrittrice europea di professione! ^^
Francese di origini italiane, nacque a Venezia ma crebbe e si formò presso la stimolante corte francese di Carlo V. Oltre che scrittrice di numerose opere fu poetessa e filosofa e, rimasta vedova a soli 25 anni (dopo un matrimonio felice e tre figli), assunse anche su di sé l'onere dell'amministrazione delle sue proprietà! xD
Doveva essere uno spirito battagliero e indomabile, cosa che emerge pienamente dai suoi scritti! ^^

Vediamo quali sono, partendo da quelli disponibili in italiano! ^^

1) La città delle Dame




"Ahimè mio Dio, perché non mi ha fatta nascere maschio? Tutte le mie capacità sarebbero state al tuo servizio, non mi sbaglierei in nulla e sarei perfetta in tutto, come gli uomini dicono di essere".

Ironica risposta al maschilismo imperante nella sua epoca (che si spingeva, come ben sappiamo, fino al considerare impuro il corpo delle donne o a ritenerle prive di anima) "La città delle Dame" è considerata l' opera più importante di Christine ed è un vero e proprio monumento al genio femminile, più unico che raro! ^^
Christine immagina di ricevere la visita di tre donne: Ragione, Rettitudine e Giustizia, che le mostrano una città abitata da sole donne, ovvero tutte le regine, studiose, guerriere, sante e profetesse mai esistite al mondo, che qui tornano a vivere.
Un'opera monumentale, incredibilmente piacevole e attuale nonostante i non pochi anni: certo, si coglie qua e là qualche ripetizione e qualche ridondanza tipicamente medievale (nonché continui riferimenti alla fede che possono sembrare eccessivi e a sproposito, ma a me non sono affatto dispiaciuti ovviamente xD) ma tenendo conto dell'epoca in cui è stato scritto ci sta...anzi, è davvero fin troppo moderno per i suoi tempi, mi ha stupita. Non l'ho ancora finito tutto perché lo sto gustando poco a poco, e poi più che un romanzo è una mega enciclopedia delle donne (528 pagine!) ^^
Disponibile in edizione Carocci (Biblioteca Medievale) ha quale unico  neo il prezzo un po' altino (26 euro).

2) Il dibattito sul romanzo della rosa




Ho avuto la fortuna di imbattermi in questo testo su una bancarella, e anche se non l'ho ancora letto conto di farlo al più presto per avere un ulteriore assaggio della penna di questa donna così moderna *_*
Si tratta di un saggio che affronta una questione letteraria all'epoca ritenuta spinosa: quella riguardante il cosiddetto "Romanzo della rosa", un poema in versi scritto nel 1236 da Guilleume de Lorris ma rimasto incompiuto. Dopo circa mezzo secolo un altro poeta, Jean de Meun, lo porta a compimento, ma in un modo ritenuto da Christine dissacrante e "borghese". La "rosa" cui fa riferimento il titolo è infatti la donna amata, che se nel poema originale era irraggiungibile ed eterea nel prosieguo diventa protagonista di quella che Christine considerava una mercificazione improponibile.
Sicuramente questo dibattito, così attuale all'epoca, ha perso notevolmente interesse ai nostri occhi...eppure credo che questo libro possa riservare delle sorprese, se non altro come manifesto protofemminista.
Pubblicato da Medusa Edizioni, costa 19 euro e consta di 172 pagine.


3) Libro della pace (col poema di Giovanna D'Arco)


Purtroppo non ho ancora questo libro ma rimedierò al più presto *_* Si tratta infatti di un vero e proprio trattato sul buon governo, permeato di saggi e acuti consigli politici, mediati da una grande fede.
Dedicato al delfino Luigi di Francia, fu scritto in occasione della conquista della pace (purtroppo non durevole) nel corso della Guerra dei cento anni. Scritto 100 anni prima del celebre "Il principe" di Machiavelli, ne anticipa molti temi *_* Le donne sono sempre avanti, c'è poco da fare xD
Il volume proposto da Medusa Edizioni al costo di 22 euro per 221 pagine (i libri di questa scrittrice purtroppo sono tutti una mazzata xD) contiene anche il Poema di Giovanna D'Arco, opera in poesia dedicata alla Pulzella d'Orléans, di cui posso solo immaginare la bellezza *_*


4) La vita e i buoni costumi del saggio re Carlo V




Forse il libro che mi ispira meno, forse perché mi sembra un po' troppo legato alla politica dell'epoca (ma potrei sbagliarmi!). Si tratta comunque del testo che consacrò l'impegno politico di Christine, che qui parla del ruolo del sovrano, della partecipazione della nobiltà al Governo, ma anche di grandi questioni internazionali dell'epoca. Chapeau, Christine!
Consta di 375 pagine ed è pubblicato da Carocci nella collana Biblioteca Medievale, la stessa di La città delle Dame.


Di seguito altre opere non ancora pubblicate in italiano:


Le Livre de la Mutacion de Fortune
Epistre a la Royne
Le Livre de Trois Vertus
Le Livre du Corps de Policie
Epistre Othéa
Le Chemin de Longue Etude


Leggere tutto di lei è probabilmente abbastanza improponibile per chi non si occupi di studi medievali o non abbia uno specifico interesse nella figura storica di Christine, ma credo che almeno La città delle Dame non possa mancare nella vostra libreria perché è un testo davvero unico nella Storia della Letteratura (quando ne ho scoperto l'esistenza sono rimasta così +_+)
Quando ci sentiamo abbattute, scoraggiate e crediamo che il mondo ci remi contro ricordiamoci di lei, che si è fatta strada in un mondo ben più ostile del nostro! xD

Ah dimenticavo...sulla pagina facebook che porta lo stesso nome del blog, Libri nella brughiera, è attivo un semplice ma spero divertente giochino letterario che ho organizzato con altre due amiche blogger! ^^ Mi raccomando, partecipate numerosi :D Trovate l'evento qui e potete unirvi a noi quando volete, finisce domenica 17 Luglio! ^^

A presto :*

lunedì 11 luglio 2016

"Ritrovarsi a Parigi", di Gajto Gazdanov

Ciao a tutti! ^^

Ricordo a chi se lo fosse perso che, a partire da domani, si svolgerà sulla mia pagina facebook (che ha lo stesso nome del blog, Libri nella brughiera!^^) un gioco letterario a premi che ho organizzato insieme a due carissime amiche blogger, Pamela di Last Century Girl e Mary di Parole in rosa_xoxo! ^^
Spero parteciperete numerosi, trovate il link all' evento qui.

Ma venendo a noi, oggi ho deciso di recensirvi un nuovo romanzo pubblicato da Fazi Editore (cui si dev'essere inceppata la stampante visto il numero vertiginoso di pubblicazioni che si susseguono...ma noi apprezziamo tantissimo!! *_*), un romanzo che mi ha colpita da subito in toto: per la romantica copertina in bianco e nero, per il titolo evocativo (quando leggo "Parigi" perdo un bel po' di obiettività xD) e last but not least per la trama accattivante... parlo di "Ritrovarsi a Parigi", di Gajto Gazdanov! :D




Due parole sull'autore: Gajto Gazdanov, nato nel 1903 e morto nel 1971, era un russo di estrazione osseta che trascorse la maggior parte della sua vita tra la Francia e la Germania. Le sue opere furono pubblicate in Russia solo dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, e tra esse si annoverano molte novelle e romanzi gialli, oltre al breve romanzo (pubblicato nel 1965) di cui vi parlo oggi.

Il titolo originale di "Ritrovarsi a Parigi" è Probuzhdenie, cioè "Risveglio". Un titolo ovviamente più azzeccato, ma devo dire che anche quello italiano se ben interpretato rende bene l'idea alla base.
Protagonista della vicenda è Pierre, un "francese medio" che non sa più che senso dare alla propria vita dopo la morte della madre, al cui benessere aveva votato l'intera esistenza fino a quel momento. Ma durante una vacanza nella tenuta di campagna di un amico si imbatte in Marie, una giovane donna che vive come un animale, senza alcun controllo o consapevolezza di sé. Nessuno sa chi sia né come sia giunta lì, ma Pierre decide di farne il nuovo scopo della sua vita e la porta con sé a Parigi...Sarà possibile un miracolo?
Peccato che il libro sia così breve! Affronta temi interessanti ma che avrebbero meritato più spazio. In particolare cosa significhi essere un "uomo medio", e che senso si possa dare alla propria vita in un'epoca che ci vuole tutti (anche i più audaci tra noi) appiattiti in un piacevole conformismo. L'ho letto comunque con un piacere raro, perché ogni frase era densa di contenuti che in qualche modo mi toccavano nel profondo...forse perché non smetto di credere ai miracoli! ^_^  E perché apprezzo sempre i libri che sanno essere molto romantici senza scadere nel banale/sdolcinato.
Lo consiglio a chi cerca un romanzo breve ma intenso, che si legge velocemente ma credo non si dimentichi facilmente.

"Prendete quest'uomo medio: constaterete che nella sua esistenza non c'è spazio né per l'imprevisto, né per l'originalità, né per la grandezza".

"Ogni individuo deve arrivare a creare la propria oasi interiore. Impresa difficile, ne convengo, ma è la sola vita che valga la pena di essere vissuta. Esige, tra le altre facoltà, una solida capacità di dimenticare [...] Bisogna dimenticare i cattivi libri e i loro autori per ricordare solo quelli buoni; dimenticare i traditori per conservare solo la memoria degli eroi; dimenticare Torquemada per ricordare S. Francesco D'Assisi".

Voto: 8/10

Titolo: Ritrovarsi a Parigi
Autore: Gajto Gazdanov
Editore: Fazi
N. di pagine: 155
Prezzo cartaceo 15 Euro
Prezzo ebook:  9,99 Euro.

giovedì 7 luglio 2016

"Mary Barton", di Elizabeth Gaskell



Ciao a tutti! ^^

Dopo quasi un mese di lettura (puff, pant...mi divido tra troppi libri e sto leggendo poco, devo recuperare! xD) posso finalmente recensire l'ennesimo bel libro della Sherazade di Dickens, un'autrice entrata piano piano ma a pieno diritto tra le mie preferite: "Mary Barton", di Elizabeth Gaskell! ^^






Siamo a Manchester, città fortemente industriale e teatro, nel corso dell' '800, di innumerevoli e feroci scontri tra padroni e operai, causa anche la riduzione di manovalanza dovuta all'introduzione sul mercato di nuovi macchinari (spinoso problema affrontato anche da Charlotte Bronte nel suo splendido "Shirley").
John Barton, operaio cui le precarie condizioni di vita hanno strappato prima il figlioletto e poi la moglie, si ritrova da solo con la figlia adolescente Mary, che trova lavoro presso una sarta.
Bella e ammaliata dalla possibilità di ottenere una vita agiata per sé e per il padre, Mary disdegna l'amore annoso e appassionato dell'amico d'infanzia Jem e si lascia irretire per un po' dal corteggiamento fatuo del ricco Harry Carson.
Per fortuna le fila rette dalla narratrice questa volta le risparmiano di diventare l'ennesima fallen woman della Letteratura vittoriana (ma ce n'è comunque una nel romanzo, tranquilli! xD) eppure il suo rifiutare il ricco corteggiatore non sarà senza conseguenze, perché si mescolerà alle rivolte sociali inarrestabili, con esiti disastrosi.


Mary Barton mi ha tenuta incollata alle pagine più di qualsiasi altro libro della Gaskell, cosa che mi ha meravigliata! Ero finora convinta che i libri di quest'autrice potessero piacermi solo per l'originalità della stretta mescolanza di romance e denuncia sociale (insolita in una donna dell'epoca) e per la sempre piacevole atmosfera (campestre, cittadina o come in questo caso entrambe) che vi regna...e invece ho scoperto che sa anche come far appassionare il lettore e fargli attendere con ansia e curiosità il prossimo capitolo! *_*
Considerando poi che Mary Barton è la sua opera prima (anche se scritta alla non più tenera età di 38 anni) direi che si tratta di un lavoro davvero eccellente e di altissimo livello... quasi pari, per la passione della narrazione, al più maturo e meglio cesellato ultimo romanzo, Mogli e figlie. Anche se certamente vanta più analogie con Gli innamorati di Sylvia, di cui sembra quasi un germe: non solo per la presenza in entrambi del triangolo amoroso due uomini-una donna, ma anche perché Mary, Harry e Jam sembrano contenere già in nuce i più tridimensionali Sylvia, Charley e Philip. Tuttavia tra i due, nonostante la maggiore bidimensionalità dei personaggi, ammetto di aver preferito Mary Barton: più appassionante e meno dispersivo.
Se proprio dovessi trovargli un difetto, sarebbe la prevedibilità di alcuni aspetti della storia: non credo che cimentarsi in una crime story fosse l'intento principale dell'autrice, ma è certo che quella parte non le sia riuscita benissimo! In compenso, come commuove lei non lo fa nessuno: mi è scesa più volte la lacrimuccia per le vicende di alcuni personaggi U_U 
Ho apprezzato molto anche le citazioni bibliche di cui è infarcito il testo, che sono anch'esse un tratto tipico di questa religiosissima scrittrice: non mi sono mai sembrate forzate o dettate solo dalla morale vittoriana come ad alcuni potrebbe sembrare, ma sincere e molto sentite...se non ci fossero il libro perderebbe la metà della sua forza.
Chapeau anche per le citazioni poetiche e letterarie all'inizio di ogni capitolo: alcune le ho segnate da parte per ricordarle, erano bellissime!

Un libro che farà felici sia i fan di lunga data della Gaskell sia coloro che dovessero apprestarsi a conoscerla adesso, poiché credo sia una degna presentazione dei tesori di questa scrittrice così prolifica e ammaliante ^_^
Io l'ho letto nella bella edizione di Edizioni Croce, che vanta una copertina azzeccatissima e una splendida introduzione a cura di Francesco Marroni.

Voto: 8/10

Se volete saperne di più sull'autrice e su tutto quello che ha scritto potete dare un'occhiata all'articolo che le ho dedicato nella rubrica Scrittrici nella brughiera! ^^ Lo trovate qui.

A presto! :*



lunedì 4 luglio 2016

"La gente per bene", di Marchesa Colombi

Buongiorno a tutti! ^^

Mi sono accorta di non aver aggiornato il blog per un bel pezzo! :O Perdonatemi, in questo periodo sono piuttosto distratta da tante cose e sto leggendo davvero poco. Tuttavia per la "gioia" del vostro portafogli sto preparando un nuovo post di Scrittrici nella brughiera ehehe xD

Nel frattempo eccomi finalmente a recensire l'ennesima chicca di Casa Flower-ed! *_*
Si tratta di "La gente per bene", di Maria Antonietta Torriani (in arte Marchesa Colombi! ^^)





Quello che avete davanti non è né un romanzo né un saggio, bensì un testo speciale cui in passato si dava grande importanza e di cui molto probabilmente oggi il 90% della popolazione mondiale non conosce neanche lontanamente l'esistenza...ovvero un galateo.
Come il buon Wikipedia ci ricorda, il galateo "definisce l'insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione: è un codice che stabilisce le aspettative del comportamento sociale, la norma convenzionale".
Ed è proprio questo che fa la Marchesa Colombi (pseudonimo che l'autrice trasse da una commedia di Paolo Ferrari ^^): rivolgendosi in particolar modo alle giovani signore (prime destinatarie del suo scritto) ma con deliziose parentesi riservate anche ai bambini e agli uomini, analizza le varie situazioni e gli status sociali in cui era possibile ritrovarsi mentre scriveva (nel 1892), indicando con garbo e ironia il corretto comportamento da seguire in ogni circostanza.
Si passa dunque dal comportamento da tenere nei confronti del fidanzato ai passi da compiere prima di arrivare all'altare; dal modo di amministrare una casa a quello di gestire i figli, sia da piccoli che da adulti.
Mi ha sorpresa constatare quanto, al di là delle mutate condizioni di vita, certi principi siano assolutamente validi ancora oggi! *_* E quanto moderno fosse il suo pensiero: in un'epoca in cui alle donne non sposate (che lei chiama simpaticamente "zitellone" xD) era riservato ogni sorta di stigma sociale lei non esita ad esortare le donne che si trovino in questa condizione a non darsene pensiero e ad agire in tutto e per tutto come donne sposate, con un occhio di riguardo ai comportamenti che si addicono alla propria età.
Certi passi poi mi hanno colpita per la forte ironia, che la "Marchesa" si diverte a sfoggiare senza pensiero alcuno nascondendosi dietro una presunta età molto avanzata (parla molto spesso di sé come di una che ricordi ancora come si vivesse nel Diciottesimo secolo! xD) e dietro storie istruttive quanto amene tratte dalla sua stessa esperienza di vita. Indimenticabile il suo tentativo di non mettere in imbarazzo una compagna di classe, figlia di merciai, esortando le compagne a non servirsi più in quel negozio, con il risultato di mandarlo quasi in rovina! xD

Insomma, è un testo davvero imperdibile: sia per ricordare a noi stessi che, in quest'epoca di maleducazione spacciata per sincerità, certi principi di educazione e buon costume non andrebbero mai abbandonati, sia per fare un piacevole e realistico tuffo in un'epoca in cui biglietti da visita e ricevimenti erano tutti i "social" consentiti! xD

"Si può essere amabili, schiette, allegre, anche senza staccarsi da quella dignità di contegno che s'addice a una fanciulla"

"To flirt, coqueter, sono parole che in italiano non hanno riscontro. Le traduciamo: flirteggiare, civettare; ma le parole sono barbarismi nella nostra lingua, come la cosa è un barbarismo nei nostri costumi. Noi, espansivi e schietti, ci pieghiamo male a quella meschina scherma di parole, che giocano su sentimenti frivoli; e, quando riusciamo a scimmiottare le signore straniere, lo facciamo a scapito del nostro carattere"

Ah mia cara Marchesa, ti starai rivoltando nella tomba!! xD


Il libro fa parte della bella collana "Bon ton" di Flower-ed, in cui trovate anche il Galateo di Giovanni della Casa (testo spesso citato anche dalla Marchesa...è già in attesa sul mio reader! xD)

Per saperne di più ecco la scheda del libro, che contiene anche il sommario degli argomenti trattati :D 

Voto: 8/10


A presto! :*