Hello! :D Buon 1 maggio! Come state?
Il mese scorso ho saltato il riepilogo delle letture perché stranamente, nonostante zona rossa e compagnia bella ho letto pochissimo a marzo...ma mi sono ripresa alla grande ad aprile, con letture decisamente degne di nota :D
Ushanka. I ponti di Leningrado, di Antonella Iuliano
Di questo romanzo ho già parlato in modo più approfondito in un
post a lui dedicato, che trovate
qui.
Si tratta di uno splendido romanzo storico dall'anima russa, con una storia d'amore candida come la neve di Leningrado. Da gustarsi davanti a un'ottima tazza di te' con biscottini al burro.
Felicità familiare, di Lev Tolstoj
Tra i romanzi più brevi di Tolstoj, Felicità familiare ci racconta la nascita e l'evoluzione della storia d'amore tra una giovane ragazza della piccola nobiltà russa ottocentesca e un uomo molto più grande di lei: sotto il velo della finzione si nasconde la storia d'amore tra lo stesso Tolstoj e la moglie Sofja, detta Sonja. Storia controversa, di qui la stessa Sonja dà la propria versione nell'altrettanto meritevole romanzo
"Amore colpevole" (che ho letto qualche anno fa e di cui trovate una recensione più approfondita
qui). Da leggere assolutamente entrambi: in quale altra occasione due scrittori di questo calibro ci offrono ognuno la sua personale versione della propria storia d'amore? xD
Una piccola perla, ideale anche per chi si stesse approcciando ora a questo gigante della Letteratura russa.
Autobiografia per sommi capi, di George Orwell
Raccolta di
saggi autobiografici di uno dei miei scrittori preferiti. La penna sopraffina di Orwell ci conduce dal collegio di sapore bronteano che ha frequentato da bambino, passando per l'afosa Birmania dove aveva lavorato come funzionario per l'Impero britannico, fino ai ricoveri per senzatetto in cui trascorse parte della propria vita di vagabondo, prima di diventare uno degli
autori più profetici del XX Secolo. Imprescindibile per gli appassionati di Orwell, godibilissimo da chiunque.
Io ho letto questa bella edizione della casa editrice Mattioli, ma trovate gli stessi saggi a qualche euro in meno in edizione Bur.
Le avventure di Lupin, di Maurice LeBlanc
A chi crede che Lupin sia solo un simpatico cartone animato giapponese, e a chi ha amato la serie tv sbarcata qualche mese fa su Netflix, a chi ha voglia di racconti gialli intelligenti, curiosi e ben congegnati: leggete LeBlanc! *_*
Il personaggio di Lupin ha una sua voce e un suo stile inconfondibili, che bucano la pagina e avvincono fin dal primo racconto. Certe trovate possono sembrare iperboliche, ma consideriamo che si tratta sempre di un autore ottocentesco, epoca in cui il genere giallo iniziava a muovere i primi passi ed era ancora alquanto romanticizzato.
La serie Netflix ha fatto proliferare nuove edizioni di questi racconti, e il ventaglio di opzioni disponibili per leggerli ormai è notevole: ma se vi accorgete di apprezzare l'autore vi consiglio di procurarvi il Mammut della Newton Compton che raccoglie tutta la produzione (con tutti i limiti di questa casa editrice xD)
Sillabari, di Goffredo Parise
Ho scoperto per caso l'esistenza di questo libro in libreria durante gli sconti Adelphi di qualche mese fa, e leggendone alcuni brani a caso ne sono stata subito conquistata. Si tratta sostanzialmente di una raccolta di racconti, ma una raccolta molto particolare: ogni racconto infatti ha per tema un argomento a caso che inizia con una certa lettera dell'alfabeto. Si inizia con la A, in cui sono affrontati argomenti quale "amore", "affetto", fino ad arrivare quasi alle ultime lettere dell'alfabeto.
Ogni racconto è capace di condensare in modo mirabile il tema espresso nel titolo (per esempio nel racconto intitolato "malinconia" non potrete non avvertire fortissimo questo sentimento in tutta la sua essenza *_*
Un alfabeto incompiuto, irrisolto e poetico, come la vita. Parise assolutamente da approfondire.
Vita su un pianeta nervoso, di Matt Haig
Chi meglio di una persona che ha sofferto di depressione, ansia e attacchi di panico e li ha superati può insegnarci come affrontare al meglio la vita, nonostante tutti i mali che possono affliggerci? Matt Haig, partendo dalla sua personale esperienza con uno tra i maggiori mali che affliggono i nostri tempi, ha composto un libro intenso ma di piacevole e agile lettura, da tenere sul comodino e leggere ogni sera per addormentarsi più sereni.
Giorni in Birmania, di George Orwell
Ho concluso il primo mese di primavera nelle afose foreste birmane insieme a George Orwell, che in questo romanzo trasforma in fiction il periodo che aveva trascorso lì come funzionario dell'Impero Britannico. Protagonista del romanzo è Flory, uomo dai pensieri e sentimenti profondi ma alquanto apatico e insoddisfatto(come quasi tutti i protagonisti orwelliani) che sembra trovare la felicità quando nella zona birmana in cui vive arriva la giovane Elizabeth, nipote di un altro funzionario. Ma sarà concessa la felicità, a un personaggio Orwelliano?
Critica feroce al colonialismo e fotografia impietosa dell'animo umano e delle sue contraddizioni, da leggere. Di Orwell di solito si conoscono due romanzi in croce, ma va letto tutto! xD Vale sempre la pena.
L'angolo spirituale
Candor Lucis Aeternae, di Papa Francesco
Per i 700 anni dalla morte di Dante Papa Francesco ha scritto una lettera apostolica in cui parla di lui. Si tratta di un piccolo e agile libretto che si legge in poche ore ma fa tornare una voglia prepotente di leggere il nostro Sommo Poeta.
L'angolo del fantasy
La chiamata dei tre (La torre nera), di Stephen King
Dopo aver amato Stephen King da adolescente ogni tanto lo riprendo sempre con piacere. La chiamata dei tre è il primo volume (in ordine di pubblicazione, in ordine cronologico è il secondo e viene dopo "L'ultimo cavaliere, pubblicato però successivamente) della sua celebre saga fantasy/western, già considerata un classico moderno tra gli amanti del genere. Non posso dire che questo primo volume mi abbia davvero conquistata, trovo che pur essendo breve abbia molti alti e bassi, ma conto che migliori con i volumi successivi.
Il titolo della saga prende spunto dal poema di un poeta a me molto caro, Robert Browning (il marito della mia adorata Elizabeth Barrett!), ovvero "Childe Roland alla Torre Nera giunse", e ci narra la vicenda di un pistolero chiamato, appunto, Roland, e del suo viaggio verso la torre del titolo, tra avventure, misticismo, peripezie varie. Sono ancora troppo all'inizio per darne un giudizio definitivo ma incuriosisce.
Mi sono già addentrata nelle letture di maggio, di cui spero di parlarvi prestissimo! ^^