lunedì 30 dicembre 2019

Best in the Moors 2019 Edition: 1° posto

Ciao a tutti! :D

Siamo arrivati anche quest'anno alla fine della classifica Best in the Moors! Ho finito un giorno prima degli altri anni (devo aver calcolato male i tempi, ma farò finta di averlo fatto apposta e domani mi presenterò anche un libro jolly, ultimato in questi giorni, che non può assolutamente mancare in classifica xD)

Il podio di libro migliore del 2019 va a ….(rullo di tamburi)…

"Nascita e morte della massaia", di Paola Masino!


Ho scoperto questo libro praticamente per caso, quando in libreria a novembre ho visto questa magnetica copertina (che raffigura la stessa autrice del libro) *_*
La storia di questo romanzo è molto controversa: avrebbe dovuto essere pubblicato nel 1939, ma il regime fascista disapprovò l'immagine di donna presente tra le pagine e diede l'ok alla pubblicazione soltanto a seguito della rimozione di tutti i riferimenti all'Italia. Tuttavia durante la Seconda guerra mondiale una bomba colpì la tipografia che stava mandando in stampa il volume, che pertanto vide la luce soltanto nel 1945, dopo che Paola Masino lo ebbe rielaborato e parzialmente restituito alla sua forma pre-censura. Il risultato è un romanzo a dir poco singolare, in cui i riferimenti all'Italia di quegli anni non sono palesi ma comunque sfacciatamente presenti ^^

Si tratta della storia di una donna senza nome, che seguiamo (come il titolo fa intuire) dall'inizio alla fine della sua vita. Detto così sembra di una banalità sconcertante, e invece nulla potrebbe essere più lontano di questo romanzo dal banale o dall'ordinario: infatti la donna in questione trascorre la propria infanzia stesa in un baule e coperta di ragnatele, nutrendosi di croste di pane in compagnia dei ragni! xD Come avrete capito l'intero tono della storia è surreale, intenso e metaforico. Si alternano diversi registri linguistici: da quello tragico, a quello divertente, a quello romantico...ci sono perfino dei pezzi scritti sotto forma di opera teatrale, nonché numerose riflessioni spirituali e filosofiche di rara intensità.
Paola Masino imbastisce una critica feroce al ruolo imposto alle donne della sua epoca, e lo fa con un'inventiva davvero fuori dal comune e una vena quasi "fantasy", tutti davvero insoliti per una scrittrice italiana (soprattutto in quegli anni!).
Il romanzo non fu molto capito e apprezzato all'epoca e spero sinceramente che possa ricevere oggi (in un'epoca che, forse più di quella del secondo dopoguerra, può comprenderne lo spirito) la comprensione e il plauso che merita <3 

Spero di avervi fornito qualche spunto interessante per le vostre letture del 2020! ^^ 
Colgo l'occasione per augurarvi un nuovo anno ricco di belle avventure, librose e non! Auguri <3

domenica 29 dicembre 2019

The Best in the Moors 2019 Edition - 2° posto

Ciao a tutti :D

Eccoci arrivati ad assegnare la medaglia d'argento delle migliori letture del 2019 (come vola il tempo :O)
Ovviamente in una classifica "Best of" non poteva mancare l'unico romanzo bronteano che ancora mancava scandalosamente all'appello tra le mie letture, e non meraviglia che sia situato molto in alto: si tratta di "La signora di Wildfell Hall", di Anne Bronte ^^


Non avevo ancora letto questo romanzo innanzitutto perché è stato a lungo assente sugli scaffali italiani, e ci è tornato di nuovo soltanto nel 2014 grazie all'edizione Neri Pozza, quella in mio possesso. Lo comprai appena uscito e ne lessi subito i primi capitoli, ma per qualche motivo inspiegabile non mi prese e tornai a riporlo sullo scaffale, in attesa di tempi migliori. E questi tempi sono finalmente giunti nel 2019, quando l'ho ripreso, divorato e amato  *_*
Due storie e due voci si intrecciano nella narrazione: dapprima quella di un ragazzo di campagna che si ritrova suo malgrado attratto dalla misteriosa vedova che ha affittato Wildfell Hall, una delle proprietà del paese; in seguito la voce della stessa donna, che racconta il suo passato sotto forma di diario.
Non mi dilungherò sulla trama, non solo per non rovinarvi la sorpresa ma anche perché il romanzo, seppur tra i meno noti delle Sorelle, è stato ampiamente commentato e sviscerato da penne più autorevoli della mia. 
Considerato inopportuno e non in linea con il carattere di Anne perfino dalla stessa Charlotte Bronte, è un romanzo che risulta ancora oggi (in cui più nulla, o quasi, sembra in grado di scandalizzarci) di particolare crudezza realistica...in particolare in alcune descrizioni di un personaggio che, com'è risaputo, doveva rappresentare un ritratto abbastanza fedele del povero Branwell Bronte, fratello delle scrittrici. 
Se non lo avete ancora letto vi consiglio caldamente di recuperarlo: Anne non era affatto la meno talentuosa delle sorelle... era soltanto, a mio parere, la più moderna, socialmente impegnata e incompresa ^^


venerdì 27 dicembre 2019

The Best in the Moors 2019 Edition - 4° posto


Ciao a tutti! ^^

Siamo ormai vicini al podio delle migliori letture del 2019! Il quarto posto è occupato da "Le sorelle Field" di Dorothy Whipple, pubblicato proprio quest'anno da Astoria! :D




Tre sorelle, tre caratteri diversi, tre matrimoni e tre destini diversi: Lucy, moglie felice che non ha avuto figli pur avendoli voluti, vive in campagna e ha una vita serena; Charlotte ha avuto ciò che Lucy avrebbe voluto, cioè dei figli, ma ha sposato un tiranno e vive nella paura fino a diventare l'ombra di sé stessa; Vera è bella, ricca, e ha ciò che manca alle altre due, ovvero un marito devoto e due figlie: ma non è comunque felice, in quanto non ama nessuno...
Dorothy Whipple ci fa entrare nella vita di queste tre donne e in quella dei loro figli, ed è impossibile non affezionarsi un po' a ciascuna di loro e identificarcisi, in quanto credo incarnino alcuni specifici archetipi umani. I due poli estremi (Vera, la persona devota solo a sé stessa, e Charlotte, quella che annulla sé stessa perché troppo devota solo agli altri) sono stemperati nel terzo polo, quello di Lucy, che pur tra fatiche e difficoltà prova a mantenere un equilibrio nella sua vita e in quella delle sorelle. 
Assolutamente consigliato se amate i romanzi familiari (io in particolare ho un debole per le storie che hanno per protagoniste delle sorelle, forse perché non ne ho nessuna ed è un legame che mi affascina *_*) e le storie in cui succede poco, ma è un poco che dice molto xD 

giovedì 26 dicembre 2019

Best in the Moors 2019 edition: 5° posto

"Figlie di una nuova era" e "è tempo di ricominciare", di Carmen Korn





Stavolta baro perché al quinto posto ci sono due libri..ma fanno parte di un'unica saga, quindi spero mi perdonerete! XD
Siamo nella Germania degli anni '20, la disastrosa Prima Guerra Mondiale è finita da poco e gli abitanti della città di Amburgo provano pian piano a tornare alla normalità...salvo poi scivolare, lentamente ma inesorabilmente, verso un nuovo baratro peggiore del precedente. 
Romanzo corale da cui non mi aspettavo molto e che forse proprio per questo mi ha piacevolmente sorpresa, Figlie di una nuova era è il primo volume di una trilogia portata per la prima volta in Italia da Fazi (il secondo volume, "è tempo di ricominciare", è già in libreria, mentre dovremo aspettare febbraio 2020 per il terzo). Segue le vicende di una moltitudine di personaggi, che tuttavia ruotano fondamentalmente intorno a un gruppo di donne molto diverse tra loro: le ostetriche Henny e Kathe, la ricca e infelice Ida, l'anticonformista Lina. Mentre, per ovvi motivi, abbondano i libri che illustrano la Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista di Ebrei e Alleati, è ancora molto raro un bel romanzo che ci mostri la Germania di quegli anni: soprattutto dall'interno, dal punto di vista della gente comune. Be', questo è quel libro. Abbastanza inquietante per alcune (sottili) analogie con i nostri tempi, e assolutamente da leggere.

mercoledì 25 dicembre 2019

Best in the Moors 2019 edition: 6° posto

Lezioni di Letteratura", di Vladimir Nabokov




Questo libro è davvero immenso e indescrivibile. Vladimir Nabokov ci fa curiosare tra i suoi appunti delle lezioni di Letteratura che teneva all'università, parlandoci in modo approfondito ma mai pesante o noioso dei grandi Classici Mansfield Park di Jane Austen, Casa desolata di Dickens, La metamorfosi di Kafka, Il dottor Jackyll e Mr. Hyde di Stevenson, La Recherche di Proust, L'Ulisse di Joyce. Se non avete ancora letto qualcuno di questi libri ovviamente vi consiglio di saltare le parti loro dedicate, perché l'analisi di ogni romanzo è minuziosa e di conseguenza "spoilerosa"...(infatti io ho dovuto mio malgrado saltare le parti dedicate a Proust e Joyce). Ma ritrovare qui i titoli che avete già letto sarà un piacere immenso *_*
Non conosco ancora il Nabokov narratore (recupererò la lacuna!), ma se queste sono le premesse direi che ha tutti i numeri per diventare uno dei miei autori preferiti! *_* 

Buon Natale a tutti voi <3

domenica 22 dicembre 2019

Best in the Moors 2019 edition: 9° posto



"Lunedì o Martedì", di Virginia Woolf




C'è forse una qualsiasi sfumatura dell'animo umano che Virginia Woolf non abbia minuziosamente scandagliato con il suo sguardo mobile e penetrante? Io non credo! Questi racconti sono vere e proprie gemme, e alcuni presentano in nuce i futuri capolavori dell'autrice (in particolare Mrs. Dalloway). Quando mi perdo tra mille libri, Virginia è il mio porto sicuro <3
Questa raccolta è stata pubblicata dalla casa editrice Bompiani.

martedì 17 dicembre 2019

Cosa regalare (o regalarsi) a Natale?

Ciao a tutti! :D

Tra una settimana è Natale, avete già comprato tutti i regali? No, eh? xD 
Lo sapevo: anche molti di voi come me, come al solito si ridurranno all'ultimo secondo disponibile, e siccome quando manca il tempo una guida all'acquisto fa sempre comodo, ho pensato di raggruppare in questo post della rubrica SOS Librereccio un po' di libri particolari che mi sono capitati sotto gli occhi nell'ultimo periodo e che secondo me costituiscono ottime idee regalo...perché, pur essendo (nella maggior parte dei casi) libri abbastanza noti, il fatto che siano edizioni particolari e un po' più costose della media riduce il "rischio doppione" e li rende a mio parere regali graditissimi <3 

"Flush biografia di un cane" di Virginia Woolf, edizione illustrata Feltrinelli


Flush è una di quelle opere che sul mio blog, andando a spulciare, troverete citata un migliaio di volte xD In primo luogo, perchè Virginia Woolf è una delle mie autrici preferite e va letta assolutamente, ma un approccio soft come Flush può evitare a un neofita di scappare via a gambe levate incappando magari con ingenuità in opere più mature e ostiche della scrittrice. In secondo luogo, Flush parla di Elizabeth Barrett Browning, una poetessa che adoro (non a caso le ho dedicato una piccola biografia). 
Vi consiglio in particolare quest'edizione perché è illustrata e assurdamente deliziosa, e sarà sicuramente gradita sia da chi non dovesse conoscerla sia da chi magari l'ha già letta in una delle edizioni piccini e a volte scarsamente reperibili che circolavano fino a qualche anno fa.
Prezzo: 19 euro

Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, edizione illustrata Mondadori



Anche Dostoevskij, come Virginia Woolf, in alcuni casi necessita di un approccio soft (anche se ci sono eccezioni: io per esempio ho iniziato col botto, con I fratelli Karamazov, e non mi ci sono più staccata!). Consiglio quindi la versione illustrata di Memorie dal sottosuolo, un romanzo breve ma intenso dell'autore: per chi non lo avesse mai letto rappresenterà un'ottima introduzione ai temi più cari a questo scrittore unico e geniale, mentre per chi avesse anche già l'opera omnia sarà un pezzo importante da aggiungere alla collezione <3 
Prezzo: 22 euro


Un qualsiasi classico illustrato della collana Bur Deluxe


Qui c'è davvero da sbizzarrirsi! Questa collana infatti si arricchisce ogni anno di nuovi titoli, e tra questi è impossibile non trovare qualcosa che vi ispiri. Io pur avendoli già in altre edizioni ho acquistato Jane Eyre, Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio e Alice nel paese delle meraviglie (che è anche un'edizione annotata, in sovrappiù), ma non escludo di ampliare presto la mia collezione *_* Soprattutto perché hanno appena pubblicato Notre Dame de Paris di Victor Hugo, un altro dei miei romanzi preferiti, con illustrazioni d'epoca...la bellezza <3 


Poi a prezzo pieno costano sui 16/18 euro, e in un'epoca di classici pubblicati a più di 20 euro senza nessuno motivo particolare direi che sono perle rare. 
Li trovate tutti qui.









I classici illustrati da Minalima di L'Ippocampo



Anche qui c'è l'imbarazzo della scelta (anche se in misura minore, perchè non tutti i titoli sono già stati tradotti in italiano. Questa collana è una meraviglia agli occhi e al tatto. Infatti oltre ad essere magnificamente illustrati dallo studio Minalima (curatore grafico di tutto il modo visivo di Harry Potter), i titoli sono anche interattivi: le pagine all'interno infatti possono essere aperte, piegate, staccate ecc...per un'immersione tridimensionale nella storia. Per ora sono disponibili in italiano Il giardino segreto di Frances Burnett (l'unico che ho comprato finora, vista la mia passione per Burnett, di cui ho scritto un'altra piccola biografia xD), Il libro della giungla di Kipling e Alice nel paese delle meraviglie di Carroll. 
Non pensate che siano libri solo per ragazzi, eh...anzi! Secondo me sono principalmente pregiate edizioni per collezionisti (e il prezzo lo conferma xD), ma ovviamente nulla vi vieta di regalarli anche ai più giovani, per avvicinarli alla lettura in modo creativo.
Prezzo: 29,90 euro
Li trovate qui

I classici illustrati della Collana Draghi di Mondadori




Anche qui non c'è che da scegliere il proprio autore preferito, visto che la gamma di libri illustrati si sta ampliando a vista d'occhio! *_* Anche queste sono belle edizioni, anche se forse un po' più scomode e meno graficamente nelle mie corde rispetto ai libri illustrati delle altre due collane che vi ho citato. Vi presento in particolare i due che mi hanno colpita di più e che mi piacerebbe avere nella mia libreria, ovvero Dracula di Bram Stoker e Piccole Donne di Louisa May Alcott! *_*
Il primo è arricchito anche da altri scritti di Stoker, il secondo contiene tutti e quattro i libri della serie (prerogativa che finora era vantata solo dall'edizione Einaudi) e dunque è assolutamente da non perdere nel caso vi mancassero all'appello Piccoli Uomini e I ragazzi di Jo. Infatti questi ultimi due libri, con buona pace dei registi che ogni anno continuano a propinarci una nuova versione di Piccole donne, sono i migliori usciti dalla penna dell'autrice...date loro una possibilità :D 
Prezzo Dracula: 25 euro
Prezzo Piccole Donne: 28 euro
Li trovate tutti qui.

Spero di avervi fornito qualche spunto utile (io, neanche a dirlo, li vorrei tutti questi libri xDD) Fatemi sapere se ne avete preso/ne prenderete qualcuno :D 

A presto :*

lunedì 16 dicembre 2019

Viaggi nella Brughiera #2 - Haworth, Yorkshire


Ciao! :D

A grande richiesta (anche se in ritardissimo ^^') torna la rubrica Viaggi Letterari! :D
Come saprete se seguite anche la pagina facebook, a fine ottobre ho intrapreso il Viaggio con la V maiuscola, quello più in tema con il blog e con le scrittrici che lo hanno ispirato: ho infatti visitato Haworth (che si pronuncia, come ho scoperto finalmente lì, "avorf" xD), il paesino dello Yorkshire in cui vivevano e hanno scritto i loro capolavori le mitiche Sorelle Bronte.



In molti mi avete chiesto se organizzo questo tipo di viaggi: ahimè no, non sono ancora attrezzata per questo e sicuramente non lo farò mai per lavoro, ma...chissà, dopo queste prime ricognizioni da sola potrei pensare, come fanno già altri blogger, di organizzarmi per tornarci insieme a un piccolo gruppo di altri appassionati <3 Vedremo!
Nel frattempo, per chi volesse cimentarvisi da solo, in questo post vi racconto il viaggio e vi descrivo come mi sono organizzata io, dandovi alcune dritte e trucchetti per realizzare questo sogno senza svenarsi troppo  :D

Qualora voleste andare solo ad Haworth, il modo più rapido per farlo è atterrare all'aeroporto di Manchester (è possibile farlo da diversi aeroporti italiani, tra cui sicuramente Milano Bergamo) e prendere da lì un treno o un autobus per Leeds. Leeds è infatti la tappa obbligata per raggiungere Keighley, il paesino da cui parte il Bronte Bus che porta ad Haworth. In questo modo impiegherete solo un paio d'ore a a raggiungere Haworth.
Io però ho preferito abbinare a quest'ultima meta anche una visita a Londra: sebbene ci fossi già stata nel 2011 infatti c'erano ancora tantissimi luoghi che desideravo vedere lì, e ne è valsa decisamente la pena! *_* Poi tendenzialmente i voli per Londra sono più frequenti e meno cari, quindi tutto sommato partire da lì non è una cattiva idea.
Il luogo che ho amato di più in questa mia visita a Londra è stato sicuramente il Charles Dickens Museum: si tratta della casa nel quartiere di Bloomsbury in cui lo scrittore visse insieme alla moglie. Sono stati portati lì anche mobili provenienti da altre abitazioni dello scrittore, e la casa risulta estremamente suggestiva anche perché è stata ricostruita alla perfezione nel film "L'uomo che inventò il Natale", con Dan Stevens nei panni dello scrittore. Film tra l'altro perfetto per il periodo natalizio che si approssima :D




La mattina del 2 novembre ho intrapreso il viaggio alla volta della Brughiera recandomi alla Victoria coach station, dove ho preso l'autobus National Express che in "sole" 4 ore e 20 minuti mi ha portata a Leeds. Costo: 22 euro andata e ritorno. Il treno sarebbe costato più di 100 euro e avrebbe fatto risparmiare solo un'ora di viaggio, per cui raccomando caldamente l'autobus che è dotato di tutti i comfort, tra cui anche una toilette, e si può comprare online in anticipo su questo sito:


Una volta arrivata a Leeds ho raggiunto la stazione dei treni (che si trova a dieci minuti a piedi da quella degli autobus) e preso il regionale per Keighley. Parte circa ogni 15 minuti e il biglietto, che costa 5 sterline, si compra in loco.
Dopo 20 minuti sono arrivata a Keighley, altri dieci minuti a piedi e ho raggiunto la stazione degli autobus dove mi aspettava il Bronte bus: 3 sterline, altri dieci minuti di viaggio e sono scesa praticamente in mezzo al nulla, al tramonto di una sera fredda e piovosa.

Mentre il mio ragazzo iniziava a lamentarsi di esser stato trascinato in un luogo dimenticato da Dio, ho finalmente trovato la stradina che conduceva al cuore del paesino, che ci ha accolti come una visione: poche persone in giro, negozi già chiusi alle cinque del pomeriggio, le vetrine dei pub illuminate, calde e accoglienti.

Abbiamo imboccato la stradina buia che conduce alla Canonica in cui vivevano le tre sorelle, che è davvero attaccata al cimitero e alla brughiera in un mix da brivido.

Giretto di rito nel cimitero semibuio a caccia della tomba della fedele serva Tabby, e poi ci siamo recati all'appartamento che abbiamo affittato su Booking.com: il The Bronte Rookery Hotel, che si trova praticamente di fronte alla Canonica *_* La proprietaria, una gentilissima signora di nome Sonia evidentemente appassionata a sua volta alle Sorelle, ci ha introdotti in un alloggio super creepy tutto brandizzato Bronte che è tipo il posto più bello in cui abbia alloggiato nella mia vita xD


Qualora foste interessati lo trovate  (vi assicuro che non mi paga per fargli pubblicità, ma l'ho adorato troppo per non segnalarvelo xDD) 
Dopo aver disfatto i bagagli ed esserci ripresi dalle 7 ore di viaggio attraverso mezza Inghilterra, siamo andati a rifocillarci al Black Bull, il pub prediletto da Branwell Bronte, dove ho avuto modo di assaggiare una deliziosa zuppa della casa e un ancor più buono toffee Pudding con crema alla vaniglia *_* Al Black Bull è ancora custodita la sedia su cui pare usasse sedersi Branwell.

Dopo un sonno ristoratore, il 3 novembre di buon mattino sono andata a Messa nella locale chiesetta cattolica, in cui una gentile signora mi ha fatto osservare quanto il clima plumbeo fosse perfetto per entrare nell'atmosfera bronteana, per poi offrirci il caffè. Dopo ci siamo recati a visitare la Canonica delle Sorelle *_*



Nel pomeriggio è stata la volta del luogo che più di tutti bramavo vedere con i miei occhi: la brughiera nei dintorni di Haworth! Poco o nulla è cambiato, da 200 anni a questa parte: il vento freddo e tagliente, il silenzio profondo...non esagero nel dire che si tratta di un luogo mistico! *_* Gli abitanti del luogo, sorridenti e cordiali, portano lì a spasso i loro cagnolini, e c'è una deliziosa panchina dove ci si può sedere a leggere e respirare con calma l'atmosfera del luogo. Il mio progetto di arrivare fino a Top Whitens (le rovine che secondo la tradizione avrebbero ispirato Cime Tempestose) è stato purtroppo funestato dal tempo incerto e soprattutto dalla pressoché totale assenza di indicazioni, che da un certo punto in poi si interrompono, lasciando un po' disorientato un visitatore poco esperto. Ecco, spero di tornare lì d'estate per potermici avventurare, ma se nel frattempo piazzassero qualche cartello in più ci farebbero un favore xD





La sera ci siamo ristorati al King's Arms, un altro simpatico pub del paesino che dicono sia infestato...un tempo era un mattatoio e si occupava anche di custodire le salme dei defunti prima della sepoltura, nonch>é di organizzare i rinfreschi per i funerali (pare abbiano organizzato quello di Emily). Lì ho avuto il piacere di assaggiare le birre che portano il nome delle Sorelle: ho provato Emily e Anne, entrambe molto buone, ma ho poi preferito evitare di assaggiare anche Charlotte...ho una buona resistenza all'alcol (pur non bevendo spesso), ma non volevo rischiare di barcollare fino all'albergo in stile Branwell! xDD



La mattina dopo, sotto una gelida e penetrante pioggerellina, purtroppo abbiamo salutato Haworth...con al promessa di tornare in estate per passeggiare più a lungo nella brughiera e visitare le tombe di famiglia nella chiesetta, che purtroppo era chiusa per restauri.



Che dire? So che non è un viaggio semplice da realizzare, sia dal punto di vista economico che logistico (si sono messi d'impegno per renderlo appena appena più accessibile che nel 1800 xD) ma non c'è bisogno di dirvi che se siete grandi appassionati prima o poi sono certa che riuscirete ad andarci, come accaduto a me, che l'ho desiderato ardentemente per anni <3
...e se vi va di mettervi alla guida di una macchina a noleggio sfidando la guida a destra ci arriverete in modo ancora più agevole! :D

A presto :**



sabato 26 ottobre 2019

Centinaia di inverni. La vita e le morti di Emily Brontë, di Sara Mazzini


Hello! :D

Oggi vi parlo di un libro che ho letto per prepararmi all'imminente viaggio a Haworth ( *_*), una biografia romanzata di Emily Brontë scritta da Sara Mazzini e pubblicata dalla casa editrice Jo March, che si intitola "Centinaia di inverni. La vita e le morti di Emily Brontë".



Ho comprato il libro alla fiera del libro di Torino di quest'anno, ma ho aspettato un po' a leggerlo perché volevo conservare una lettura che mi calasse nell'atmosfera della brughiera delle Sorelle poco prima di andare, finalmente, a vederla dal vivo...e devo dire che questo romanzo ci è riuscito egregiamente, superando di gran lunga le mie più rosee aspettative <3

Comincio con il dire che ho letto tantissime biografie e saggi su Emily, la più enigmatica del celebre trio della brughiera. Quindi, sebbene incuriosita da questo romanzo, non è che mi aspettassi qualcosa di completamente nuovo...e invece mi sono dovuta ricredere! 
Sara Mazzini, con una penna che definirei a dir poco fatata, ci porta dritti nella mente di Emily. Il romanzo è scritto in prima persona e davvero sembra che sia lei a parlare. Inizia il suo racconto dalla prima infanzia e lo conclude con la propria morte, attraversando tutti gli eventi salienti della vita della famiglia Brontë e della sua vita personale, sia esteriore che interiore. Particolare spazio è dato proprio al suo rapporto con l'immaginazione e con la scrittura, che hanno permeato la sua breve ma intensa esistenza: 

"Capii di avere una missione, e che dovevo scrivere. Che fosse un dovere e non un semplice capriccio lo capivo dal modo in cui gli spiriti dei poeti estinti comunicavano con me attraverso le parole, come se avessero lasciato i loro codici affinché io potessi scoprirli e decifrarli, per contribuire all'opera che ogni autore raccoglie dalla generazione precedente e che trasmette a quella successiva, fin dal tempo in cui la prima linea venne incisa sulla pietra"(p. 82).

Ho amato moltissimo il modo in cui gli eventi si intrecciano ai romanzi di tutte e tre le Sorelle! *_* Ci sono continui riferimenti non solo, ovviamente, a Cime tempestose, ma anche ai romanzi di Charlotte quali Jane Eyre e Shirley (la cui protagonista è notoriamente ispirata a Emily), e perfino ai romanzi di Anne, Agnes Grey e La signora di Wildfell Hall. Questo dimostra non solo quanto Sara Mazzini abbia una conoscenza solida e creativa delle Sorelle, ma anche quanto abbia saputo fondere mirabilmente la realtà e l'immaginazione all'interno di questo stesso romanzo, non facile da scrivere e di cui non credo esista l'eguale (almeno per quanto attiene alle pubblicazioni presenti in Italia).

"Creai un nome nuovo, sul quale modellare un uomo immaginario che, in quanto tale, avrei potuto amare. Lo chiamai "Hareton".

Con buona pace delle numerose fan di Heathcliff, anch'io ho sempre pensato che Hareton fosse il modello di uomo ideale per Emily, e veder confermata questa intuizione è stata una delle tante soddisfazioni di questa densa lettura xD D'altronde, Emily era Heathcliff... ;D
Non finirò mai di rimpiangere la perdita dell'universo narrativo di Gondal, che comunque approfondirò ancora prossimamente con alcuni saggi che ho in lista ^^ 

Un grazie sentito all'autrice per questo viaggio immaginifico emozionante che ha egregiamente anticipato quello reale <3 Amanti delle Brontë, non perdetevelo! Lo trovate qui

Titolo: Centinaia di inverni. La vita e le morti di Emily Brontë
Autrice: Sara Mazzini
Casa editrice: Jo March
N. pagine: 279
Prezzo: 19 euro

sabato 19 ottobre 2019

"La fabbrica delle bambole", di Elizabeth Macneal

Hello! :D

Quando ho segnalato su Facebook di averlo iniziato, in molti mi avete chiesto un parere su "La fabbrica delle bambole" di Elizabeth Macneal, il romanzo storico nuovo fiammante pubblicato da Einaudi nella collana Supercoralli all'inizio di questo mese...ed eccovi accontentati :D
Gli ho dato perfino la precedenza sul romanzo di Anne Bronte, che ho terminato la settimana scorsa e che ovviamente mi è piaciuto molto di più (e forse proprio per questo ho bisogno di più tempo per elaborare una recensione degna di lui, ma arriverà, non temete xD).

Tornando a questo romanzo, comincio con il dire che è stato un per me rarissimo caso di colpo di fulmine: non conoscevo la sua esistenza, sono entrata un giorno qualsiasi in libreria, l'ho visto e me lo sono portato a casa subito così, senza neppure sfogliare le prime pagine o la quarta di copertina (era avvolto nel cellophane, come molti libri di questa CE). 
Vi assicuro che l'avrò fatto tre volte al massimo nella mia vita, ma come resistere a quella magnifica copertina e a una trama che include Preraffaelliti, mistero e un'eroina forte e determinata?? xD 

Eccola in tutto il suo splendore:



Comincio con il dire che le mie aspettative non sono rimaste deluse. Non sono cioè pentita di quest'acquisto impulsivo, ho divorato il libro e l'ho apprezzato tantissimo. Tuttavia è risultato leggermente diverso dall'opinione che mi ero fatta di lui in astratto.
Ci narra la storia di Iris, una ragazza dai capelli rossi (immediato riferimento alla celebre musa dei Preraffaelliti, Lizzie Siddal) caratterizzata da un difetto di postura, che lavora insieme alla gemella Rose (deturpata dal vaiolo) in un negozio di bambole. Insoddisfatta della sua vita monotona, ogni notte Iris si reca di nascosto a dipingere quadri nel laboratorio del negozio, finché un giorno un componente della Confraternita dei Preraffaelliti le propone di fargli da modella per un dipinto che sta progettando, offrendole in cambio lezioni di pittura. Il tentativo di emancipazione di Iris si interseca con l'inquietante vicenda di Silas, uno strambo individuo ossessionato dagli animali impagliati, e con tanti altri personaggi che fanno da sfondo al vivido affresco di una Londra ottocentesca fumosa, putrida, dai toni Dickensiani

Ho apprezzato tantissimo lo stile vivido dell'autrice, che ti cala completamente nell'atmosfera dell'epoca e ti fa vivere insieme ai suoi personaggi, anche troppo...ammetto di aver avvertito un senso di claustrofobia e angoscia nella terza e ultima parte, che è quella più cruda e inquietante. In verità avrei preferito che Macneal calcasse meno la mano su certe scene, che disgustano un po'e appesantiscono una narrazione fino a quel punto caratterizzata da un tono piuttosto lieve, quasi etereo come certi quadri dei pittori di cui si parla. 

Questo romanzo storico mi sembra un tentativo abbastanza riuscito di fondere arte, emancipazione femminile e noir: lo consiglio a chi ama i romanzi storico con un tocco di un realismo piuttosto crudo, e ai fan dei preraffaelliti ovviamente! :D 

Titolo: La fabbrica delle bambole
Autrice: Elizabeth Macneal
Casa editrice: Einaudi
N. pagine: 400
Prezzo cartaceo: 21 euro
Prezzo Ebook: 9,99 euro

martedì 17 settembre 2019

Viaggi nella Brughiera #1- Scozia

Ciao a tutti! :D

Chi mi segue anche sulla pagina facebook avrà intuito che quest'estate ho realizzato uno dei sogni che coltivavo da tempo, ovvero recarmi nella magica Scozia *_* Sono stata lì otto giorni, tra Edimburgo e le Highlands, e vi ho trovato così tanti riferimenti letterari che ho pensato di inaugurare una nuova rubrica sul blog, "Viaggi nella Brughiera", per illustrarvi alcune delle chicche e curiosità in cui mi sono imbattuta, in modo da fornirvi non solo spunti per un eventuale viaggio, ma anche be più accessibili suggestioni librerecce ^^

EDIMBURGO




Edimburgo è una città favolosa: non dico che abbia superato Londra nella mia personale classifica, ma diciamo che la tallona da presso. Si visita tutta tranquillamente a piedi, ed è incantevole perdersi nei piccoli vicoli (i cosiddetti Close) che si diramano dalle vie principali. Poi ho avuto involontariamente la fortuna di recarmici durante il Fringe Festival (che si svolge ogni anno durante il mese di agosto), un festival che attira artisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono ad ogni angolo per ore, intrattenendo i passanti.
Ma Edimburgo non è sempre stata una città così tranquilla e pacifica...nelle sue strade di pietra grigia e austera ancora si intuisce il suo passato oscuro, di cittadina del nord caratterizzata da miseria, malattia e morte. Un passato ricco di mistero, che abbonda di riferimenti storici e letterari.

1) Mary Stuart (1542-1587)

In Italia meglio conosciuta come Maria Stuarda, è stata regina di Scozia da quando aveva solo sei giorni fino a quando fu costretta ad abdicare in favore del figlio, poi divenuto anche re di Inghilterra alla morte della cugina di Mary, Elizabetta Tudor (la celebre figlia di Enrico VIII e Anna Bolena).
La sua storia avventurosa e sfortunata si è svolta in gran parte proprio a Edimburgo, e in particolare all'Holyrood Palace, dove ancora oggi si può visitare la stanza in cui fu assassinato il suo fedele segretario di origini italiane Davide Rizzio. 
A chi fosse affascinato da questa figura storica consiglio la meravigliosa biografia scritta da Stefan Zweig, che trovate nella meravigliosa edizione Castelvecchi.



2) Robert Louis Stevenson

Stevenson era uno scrittore scozzese, e la Scozia è fortemente presente nelle sue opere, perfino le più insospettabili! ^^

- Lo strano caso del Dott. Jeckyll e del Sig. Hyde


Il romanzo divenuto emblema della doppia personalità è ambientato proprio a Edimburgo, e a questa città è legato strettamente anche nella realtà. Infatti per la figura del protagonista Stevenson si ispirò a un uomo realmente esistito, tale Deacon Brody. Costui, da abile e rispettato uomo d'affari di giorno, si trasformava di notte in un criminale che derubava i suoi stessi clienti diurni. A ricordarlo è questo pittoresco ristorante sulla Royal Mile, una delle vie principali della città (dove tra l'altro si mangia divinamente a prezzi non esorbitanti ^^).
Il romanzo non posso che consigliarvelo nella splendida edizione illustrata Bur *_*









L'isola del tesoro


L'ambientazione esotica di questo splendido romanzo per ragazzi non farebbe mai pensare a un collegamento con la brumosa Scozia, eppure proprio a una delle isolette nei pressi di Edimburgo e dei suoi favolosi ponti si ispirò Stevenson per la creazione della "sua" isola, riprendendone fedelmente contorni e caratteristiche! :D







4) James Matthew Barrie

Barrie, creatore di Peter Pan, fu attivo soprattutto sulla scena londinese, e per questo non molti sanno che era, in realtà, scozzese. A Kirriemuir, paesino sul mare non lontanissimo da Edimburgo, è possibile visitare la sua casa natale. In questo viaggio non ho avuto tempo per andarci, ma almeno ho diverse scuse per tornare! ^^
Ne approfitto per consigliarvi la lettura delle opere di questo scrittore a mio parere un po' sottovalutato: in particolare non dimenticate di leggere Peter Pan nei giardini di Kensington (preludio alla storia più nota di Peter e Wendy) che è poetico e triste, e l'opera teatrale originale, per me molto più immediata ed efficace del romanzo che ne fu tratto successivamente. Ve lo consiglio anche in questo caso nella splendida edizione illustrata Bur.





5) Harry Potter




Ebbene sì, il maghetto più famoso del mondo in Scozia ormai la fa da padrone, e a Edimburgo e dintorni c'è abbondante pane per i denti degli appassionati della saga nata da J.K. Rowling. 
The Elephant House
In primo luogo c'è la caffetteria The Elephant House, in cui la scrittrice iniziò a scrivere il primo libro quando si trovava a Edimburgo dalla sorella insieme alla figlia ancora piccola. Oggi non è il miglior posto in cui prendere un caffè a Edimburgo, visto che è caotica, troppo calda e anche cara rispetto a quello che offre, ma da appassionato della saga che fai, non ci vai? xD


Alnwick Castle
La seconda tappa imperdibile, stavolta fuori Edimburgo (e anche fuori dalla Scozia, a dirla tutta, visto che ci si trova già in Inghilterra) è il castello di Alnwick, dove sono state girate le scene esterne dei primi due film di Harry Potter. La cosa affascinante di questo castello però sono gli interni: il castello infatti per gran parte dell'anno è ancora abitato da quel fortunello del Duca Percy di Northumberland e dalla sua famiglia, per cui è ovviamente arredato in modo confortevole e sontuoso, nonché con vari cani defunti della famiglia, imbalsamati e posti strategicamente in vari punti del salotto per impressionare i turisti xDD




6) Museo degli scrittori

A Edimburgo c'è anche un piccolo muso che celebra, con manoscritti e oggetti d'epoca, tre scrittori simbolo della Scozia: il già citato Robert Louis Stevenson, Walter Scott e il poeta Robert Burns. Ai tre scrittori sono anche dedicati vari monumenti in città, e questo museo è una vera e propria chicca per chi voglia acquistare un souvenir letterario (io ho preso un meraviglioso bracciale a tema Peter Pan) ^^

Il museo mi ha invogliata a ritentare la lettura di quel mattonazzo storico di Ivanhoe...ce la farò?? xD Si accettano scommesse!









LE HIGHLANDS



Glen Coe, nel cuore delle Highlands


Per quanto Edimburgo e i suoi riferimenti letterari siano ricchi di fascino, in realtà il motivo per cui sognavo da anni un viaggio in Scozia sono loro, le Higlands, o "Terre Alte". Paesaggi mozzafiato, caratterizzati da colline e montagne solitarie rivestite di erica in fiore e attraversate da graziosi fiumiciattoli. L'isola di Skye, poi, è un mondo a sé: il suo nome significa "isola della nebbia" o "isola misteriosa", e devo dire che le sta a pennello! Sono terre intrise di leggende, che si ritrovano anche in letteratura. Per esempio la somma Virginia Woolf ha ambientato proprio sull'isola di Skye il suo capolavoro, Gita al faro.
Portree, capitale di Skye

E qualora vogliate immergervi completamente in queste terre incantevoli con una saga bella lunga, non posso che consigliarvi di iniziare a leggere "Outlander" (La straniera) di Diana Gabaldon, ambientata nella Scozia settecentesca delle rivolte giacobite.

Se la serie infinita di libri vi scoraggia date un'opportunità alla bella serie tv che ne hanno tratto.



Inverness

Inverness


Nella pittoresca capitale delle Highlands, che tra l'altro è uno degli scenari di Outlander, mi sono imbattuta in una delle librerie più belle che abbia mai visitato, ricavata da una vecchia chiesa sconsacrata. Si chiama Leakey's Bookshop e lì ho comprato per poche sterline un libro di Vita Sackville West, amante di Virginia Woolf e fonte di ispirazione per il celebre romanzo "Orlando"!

Splendida libreria a Inverness

Spero che questa incursione letteraria nella magica Scozia vi sia piaciuta...prossimamente ce ne saranno altre, stay tuned :D