lunedì 29 agosto 2016

L'iguana, di Anna Maria Ortese


Ciao a tutti! ^^

Questo è il lunedì del risveglio generale dopo le vacanze, cioè quello traumatico per eccellenza! xD
Agosto comunque è stato lungo, piacevole e rilassante quindi si può ripartire con grinta (speriamo! xD) Spero che anche le vostre vacanze siano andate benissimo, ovunque le abbiate trascorse! :D

Per continuare un po' a viaggiare almeno con la fantasia, oggi ho deciso di presentarvi uno dei viaggi librari che ho fatto quest'estate: destinazione un'isola misteriosa abitata dalla piccola Iguana di Anna Maria Ortese! ^^



Chi segue assiduamente il blog ricorderà che avevo già dedicato un post nella rubrica Scrittrici nella brughiera a questa scrittrice italiana inquieta, vagabonda (visse in tante città diverse, tra cui Roma, Napoli-da cui proveniva-e Milano) ingiustamente poco nota al grande pubblico ma che si spera venga riscoperta grazie alla fiducia che le sta accordando Adelphi con la ristampa e la diffusione di tutte le sue opere. Per chi se lo fosse perso, lo trovate qui.
Vi avverto: non è una scrittrice per tutti. Disse che per amare i suoi libri bisogna essere persone molto tristi ma io non sono propriamente d'accordo: piuttosto bisogna essere persone un po' tormentate, inquiete, in fondo mai stanche di interrogare la realtà per cercare quelle risposte che non si rivelano a chi è superficiale e si accontenta di ciò che balza agli occhi.
"L'iguana" è il secondo romanzo che leggo, dopo "Il cardillo addolorato" e la raccolta di racconti "Il mare non bagna Napoli"...e devo dire di esserne rimasta davvero colpita!

Il protagonista è un giovane e ricco milanese, Daddo, che, poiché "ogni anno, quando è primavera, i Milanesi partono per il mondo in cerca di terre da comprare" parte per cercare una qualche isola di cui prender possesso. Approda allora sull'isola di Ocana, così piccola da non esser segnata sulle carte geografiche, e lì si imbatte in una serie di bizzarri personaggi: don Ilario, nobile decaduto che si diletta di letteratura, i suoi fratelli e soprattutto la misteriosa Iguana, una piccola serva mezza bestia e mezza donna dagli occhi grandi e tristi, i cui rapporti con la famigliola dell'isola sono piuttosto ambigui. Daddo ne è stregato...
Se deciderete di approdare anche voi sull'isola di Ocana vi consiglio di abbandonare ogni certezza: non tutto quello di cui leggerete sarà quello sembra: né uomini, né animali, né avvenimenti. Tutto è sospeso tra la realtà e una sorta di impalpabile sogno metafisico...Di solito non amo questo genere di libri perché per quanto geniali si rivelano spesso confusionari (come mi era successo con Il cardillo addolorato, della stessa autrice), ma non è il caso di "L'Iguana", che nella sua particolarità si mantiene lineare, coerente e piacevole dall'inizio alla fine, e in qualche punto mi ha anche commossa!
Non dimenticherò facilmente la piccola "iguanuccia", come la chiama Daddo.

Voto: 7/10

A presto! :*








mercoledì 17 agosto 2016

"Estate", di Edith Wharton

Ciao a tutti! ^^

Come procede questo mese d'agosto? Per me vacanze molto low cost quest'anno, ma comunque piacevoli! :D E ovviamente tanti libri, che rendono speciale anche unavacanza trascorsa a casa propria xD
Dal momento che come ormai saprete Edith Wharton è una delle mie scrittrici preferite, non potevo farmi mancare un suo libro così in tema con il periodo...eccomi dunque a recensire "Estate" ^^





Se non fosse scritto chiaramente che è ambientata in America, collocherei questa vicenda in uno di quei luoghi indefiniti delle fiabe, in cui al ridente ma un po' noioso paesino si contrappone la misteriosa e temuta Montagna. E proprio dalla Montagna proviene la protagonista Charity, che è stata adottata quando era piccola da uno degli uomini più illustri del paese. Giunta alla tarda adolescenza sogna di allontanarsi dal noioso paesino in cui è cresciuta, e per mettere da parte i soldi necessari allo scopo lavora svogliatamente in biblioteca. Ma l'incontro con un architetto venuto da "fuori" sconvolgerà la sua vita nel corso di una breve, intensa estate.
"Estate", da poco pubblicato nuovamente da Elliot (quella che ho letto io) ma da qualche parte ancora disponibile anche nella vecchia edizione La tartaruga, è un romanzo diverso dai soliti della Wharton: mancano infatti la sua graffiante ironia, i salotti newyorkesi e la critica alla società del suo tempo, sostituiti da una vicenda che, pur nella sua banalità (si capisce fin dall'inizio come andrà a finire), riesce ad essere struggente e quasi epica, forse complice anche l'ambientazione rurale. Credo che la Wharton si sia ispirata, per scriverlo, a certi luoghi montagnosi del New England che spesso e volentieri esplorava insieme al marito e ad altri amici.
Nella sua bella autobiografia Uno sguardo indietro (da poco nuovamente in commercio, sempre grazie a Elliot!) racconta anche di come avesse trascorso molti anni felici in una casa situata in uno di questi posti! *_*

Assolutamente consigliato, di Edith bisognerebbe leggere tutto!Mi ha ricordato un po' Ethan Frome, ma per fortuna con un bel po' di tragedia in meno.  Anche se non tutte le tragedie prevedono morte e distruzione...

Voto: 8/10