sabato 27 giugno 2015

La casa sfitta

Ciao a tutti!^^

Eccomi a recensire un libro della Jo March Agenzia letteraria  che pure volevo leggere da un secolo: ovvero La casa sfitta!^^





Il suo titolo originale è A House to let, e non si tratta di un semplice libro, ma di un vero e proprio esperimento letterario organizzato dal quel genio narrativo prolifico che era Dickens: in occasione del Natale del 1858 coinvolse alcuni dei suoi più stretti collaboratori - Elizabeth Gaskell, Adelaide Ann Procter e Wilkie Collins- affinché scrivessero ciascuno un racconto, da incastonare in una cornice e pubblicare sulla sua celebre rivista Household Words.
Il risultato a mio parere è semplicemente delizioso!^^ E anche il pubblico dovette pensarla così, poiché l'esperimento fu ripetuto l'anno dopo dando vita a The haunted house (da me già letto e notevolmente apprezzato lo scorso Natale) che potete leggere in italiano con i titolo Le stanze dei fantasmi, nella bella edizione della Del Vecchio editore.
 
Ma torniamo a A house to let: è proprio Charles Dickens a dare inizio alla vicenda, che è narrata in prima persona da un'ironica anziana-ma non tanto-signora, Sophonisba. Su consiglio del medico va a trascorrere un certo periodo in una casa situata di fronte a un'abitazione da lungo tempo sfitta: la cosa all'inizio le suscita solo una blanda curiosità, ma quando le sembra di scorgere a una delle finestre il riflesso di un occhio il pensiero della casa inizia a perseguitarla, e pur di liberarsene incarica il fedele domestico Trottle e l'antico spasimante Jarber-delizioso il loro punzecchiarsi a vicenda per mettersi in mostra agli occhi della signora! xD- di indagare sulla casa e scoprire come mai sia da così lungo tempo disabitata.
I racconti dei collaboratori di Dickens costituiscono appunto il frutto delle indagini ^^ Eccoli:
 
Il matrimonio di Manchester, di Elizabeth Gaskell: il contributo della Gaskell racconta la storia di due precedenti inquilini della casa, il signore e la signora Openshaw, la cui felicità matrimoniale sarà adombrata dal ritorno di un uomo che emerge improvvisamente dal passato della signora...Un racconto commovente e ironico, per una volta-contrariamente alle abitudini dell'autrice xD- non prolisso ma anzi molto equilibrato in tutte le sue parti. Forse è in assoluto lo scritto della Gaskell che preferisco!^^

Ingresso in Società, di Charles Dickens: il racconto scritto di proprio pugno dal regista dell'esperimento è, com'è spesso consuetudine dell'autore, una critica alla Società: racconta infatti la storia di un altro precedente inquilino della casa sfitta, un nano, che per un improvviso rovescio di fortuna da fenomeno da baraccone diventa un ricco signore: ma il successo in Società non è tutto rose e fiori...

Tre sere nella casa, di Adelaide Ann Procter: Il contributo della poetessa del gruppo (tra l'altro una delle più celebri poetesse dell'età Vittoriana) è delicato e malinconico...parla infatti di un'altra inquilina della casa sfitta, Bertha, pronta a sacrificare tutta se stessa per amore del fratello artista. Mi è piaciuto meno del poema scritto dalla stessa autrice e contenuto in "Le stanze dei fantasmi", ma merita comunque *_*

Il rapporto di Trottle, di Wilkie Collins: l'ultimo contributo, quello del grande amico, collega e protetto di Dickens Wilkie Collins, si connette alla parte inziale scritta da Dickens, portando la vicenda a una rocambolesca ma anche commovente conclusione, in pieno stile "storia natalizia".


Non posso che consigliare questo bel romanzo a tutti gli appassionati dell'epoca Vittoriana, ma consiglio di leggerlo nel periodo natalizio...l'atmosfera magica di quel periodo lo valorizzerà ancora di più!^^

Voto: 8/10



Alcune info utili sul libro :D


La casa sfitta
 
(1858) 
Traduzione di Camilla Caporicci, Valeria Mastroianni, Lorenza Ricci.
Introduzione di Camilla Caporicci
A cura di Camilla Caporicci


Isbn: 9788890607622
Pagine: 144
Collana: Atlantide
€ 12,00


 

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