sabato 6 ottobre 2018

"Terradilei", di Charlotte Perkins Gilman

Ciao! :D

Oggi torna la rubrica "Tesori sepolti" (che era a sua volta sepolta da un po' xD) con un romanzo che mi ha colpita da quando ne ho letto la trama: "Terradilei", di Charlotte Perkins Gilman!



La scrittrice americana Charlotte Perkins Gilman (1860-1935) è stata definita un'esponente del cosiddetto "femminismo utopico". Infatti nelle sue opere, dal taglio spiccatamente sociale, non solo ha denunciato la difficile situazione delle donne del suo tempo (come tante altre sue contemporanee), ma ha anche elaborato delle vere e proprie teorie, ancora oggi abbastanza rivoluzionarie, sull'essenza della donna e i rapporti tra i sessi, enunciando alcuni di quelli che sono oggi tra i principi cardine delle gender issues.

Charlotte Perkins Gilman

Attiva in diverse associazioni femministe, Charlotte si sostentò per un periodo come venditrice di sapone porta a porta, soffrì di depressione post-partum, divorziò dal primo marito (che, con la sua mentalità chiusa, le ispirò il suo racconto femminista più famoso, "La carta da parati gialla") ma volle che la figlia vivesse a lungo con lui e con la sua seconda moglie perché potesse affezionarglisi comunque. è insomma una scrittrice tutta da scoprire, di cui (manco a dirlo) in italiano c'è poco ^^'

Ma per fortuna potete tranquillamente reperire, e in ben due diverse edizioni, il romanzo di cui vi parlo oggi, cioè "Herland" (in italiano "Terradilei"). Protagonisti di questo originale romanzo sono tre esploratori: il maschilista e arrogante Terry, il timido e tranquillo Jeff e la voce narrante, il curioso e aperto Vandyck. Venuti a sapere dell'esistenza di un leggendario paese abitato da sole donne, si avventurano fin lì e quello che trovano e al di là della loro immaginazione: infatti, da ben duemila anni, in quel paese nascono solo donne, che hanno gradualmente costruito una società a dir poco invidiabile. Riusciranno i nostri tre intrepidi uomini a sopravvivere? xD
Questo è un romanzo "utopico", ovvero esattamente l'opposto dei romanzi "distopici" (che io tanto amo *_*) in quanto, anziché presentare, come fanno questi ultimi, una società deviata e indesiderabile, ce ne mostra invece una positiva, da prendere a modello. 
Infatti le donne di "Terradilei", come i tre esploratori battezzano il mitico paese in cui si sono imbattuti, hanno raggiunto un elevato livello di civiltà, caratterizzato da fratellanza (o meglio, sorellanza ^^) universale, armonia tra esseri umani e natura, amore per il lavoro in quanto realizzazione di sé, del tutto scevro dall'alienazione che spesso lo caratterizza nella nostra società. Competitività e arrivismo non esistono, perché sono valori tipici della società "maschile", basata sulla guerra e la competizione, anziché sulla cooperazione. Per chi avesse questo dubbio...no, non è un romanzo che parla male degli uomini o li mette in cattiva luce! xD Si limita a evidenziare alcune problematiche secolari e radicate nella nostra società, di cui aveva parlato anche Virginia Woolf nei suoi saggi (in particolare Una stanza tutta per sé e Le tre ghinee).

"Ci dilungammo a illustrare i pregi della competizione: affinava le capacità, dicemmo, e dava il necessario stimolo a lavorare [...] <<Stimolo a lavorare>>, ripeterono loro, con quel fare perplesso che ormai conoscevamo bene. <<Stimolo? Lavoro? Ma non vi piace lavorare?>>"
"Questo mi portò a concludere che le famose "grazie femminili" non erano affatto femminili, ma solo mascolinità riflessa: un modo di essere adottato per piacere a noi perché piacerci era necessario, per niente essenziale al compimento del grande processo della donna".

What else? xD 

Non posso che consigliarvi la lettura di questo libro se vi interessate di femminismo e questioni di genere! Non aspettatevi però un romanzo particolarmente appassionante: la formula è quella del pamphlet politico sociale ammantato di romanzesco per renderlo più gradevole. 
Io però, come già accaduto con "La città delle dame" di Christine de Pizan (trovate qui l'articolo che le ho dedicato sul blog) l'ho trovato illuminante e terribilmente avanguardista, fin troppo per essere compreso anche adesso...figuriamoci quando fu scritto! Ma è sempre confortante vedere che i propri "strambi" pensieri sono già stati pensati da altri!^^
Grazie Charlotte <3 

Il libro è reperibile in italiano in due diverse edizioni: 
"Terradilei", pubblicato da La vita felice, con testo inglese a fronte (l'edizione che ho letto io), che costa 14,50 euro;
"Il paese delle donne: Herland e altri racconti", pubblicato da Donzelli editore, che contiene anche alcuni racconti dell'autrice tra cui quello che vi accennavo, "La carta da parati gialla". Costa 19,50 euro.

A presto :D 

4 commenti:

  1. Ma che bello questo Blog complimenti :-) Ti ho scoperto per caso e sono diventata subito una tua nuova follower
    Se ti fa piacere e vuoi passarmi a trovarmi io sono Il salotto del gatto libraio

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    1. Grazie! :D Anche per avermi segnalato il tuo splendido blog, ti seguirò molto volentieri! ^^

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  2. Proprio oggi mi sono imbarcata con un'amica in una discussione decisamente femminista, riguardo alle differenze di genere e all'uguaglianza fra i sessi. Insomma, penso che adorerò questo libro :D

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